Benevento

E' ancora scontro tra il sindaco di Benevento e il Comitato Scuole Aperte Benevento. I genitori hanno posto l'attenzione su “uno scambio di messaggi che sembra provenire dal Sindaco Clemente Mastella il quale, in risposta ad uno studente, rappresentante di classe di un Istituto Superiore cittadino, che gli sollecita la chiusura anche delle scuole superiori , testualmente gli dice “... dovete dire queste cose pubblicamente e chiedere la chiusura con comunicati stampa, in modo da evitare che l’unica voce esterna sia solo quella delle mamme ideologizzate...”.
Orbene – scrivono le mamme -, non siamo certamente stupiti dal tenore della risposta del Sindaco di Benevento, il quale più volte si è rivolto al nostro Comitato Scuole di Benevento (e non solo a noi) con toni irrispettosi e provocatori, come peraltro gli vediamo fare quotidianamente sulla sua bacheca istituzionale, ma gli vorremmo ricordare, una volta per tutte, che, a lottare per la salvaguardia del diritto allo studio dei nostri ragazzi, compromesso dagli scellerati provvedimenti adottati in ambito regionale e comunale, non ci sono solo le mamme, ma anche i papà.

Forse il Sindaco, anche alla luce dei tassi di disoccupazione femminile disastrosi in Campania, fatica a crederlo. E invece, pensi un po', non solo i papà ci sono, ma sono anche loro profondamente arrabbiati alla luce della compromissione del diritto all’istruzione dei loro figli.

Onestamente, ci si aspetterebbe che una figura istituzionale, invece che insultare le "mamme" con un ragazzino delle superiori, si preoccupasse dei dati non proprio positivi della sua città.

Approfittiamo quindi per riportare alla memoria dell’esimio primo cittadino che, in tempi non sospetti, lo avevamo diffidato ad annullare tutti gli eventi inseriti nel cartellone di Incanto di Natale, soprattutto quelli al chiuso, ma la nostra richiesta è caduta nel vuoto.

Ugualmente, gli era stato chiesto di preoccuparsi della diffusione dei dati sul sito della Asl di Benevento, fermo al 21 giugno 2021, unico in Italia, ma anche allora il nostro appello è rimasto inascoltato. Forse, se i cittadini avessero avuto contezza dei numeri relativi ai dati epidemiologici locali in tempo reale, avrebbero magari potuto assumere comportamenti più prudenti nelle appena trascorse festività natalizie. E’ infatti evidente che tali comportamenti, e non le scuole – che erano chiuse - siano stati una delle cause dell’aumento di contagi registrato in questo periodo. Sarebbe opportuno che le mamme “ideologizzate” forse ogni tanto venissero ascoltate, e non ridicolizzate nelle chat, lasciando questi toni agli adolescenti”.