Dopo mesi di sconforto, brilla un raggio di sole sull’economia italiana. La Fitch alza di un punto la valutazione sul debito della Repubblica, portandolo da “BBB-” a “BBB”, e le stime sul Pil del 2021 sono decisamente rosee, soprattutto se si considera il lungo storico negativo che questo valore si porta dietro. La ventata di ottimismo lascia respirare anche il mercato finanziario, che brilla rispetto ai listini europei. È arrivata forse la tanto attesa risalita economica? La variabile che fa più paura è Omicron.
Il mercato europeo respira, cautela ma segnali positivi
Due settimane fa si concretizzava l’ipotesi che i sintomi provocati dalla variante Omicron non fossero particolarmente gravi, in più la Federal Reserve tentennava sul tapering (sul quale non ha ancora preso decisione). L’unione di questi due inaspettati segnali positivi ha spinto i listini azionari europei, che hanno poi rallentato di fronte alla soglia di resistenza.
Maglia rosa invece per l’Italia: Piazza Affari guadagna terreno rispetto agli altri listini. Chiunque con un software per il trading può assistere a quelli che potrebbero essere a tutti gli effetti i primi passi di una corsa. È il momento di osservare il mercato, investire, aprire e chiudere posizioni. Solo Omicron poteva essere considerata la pesante spada di Damocle che complicava il percorso.
La ripresa economica non era poi così inaspettata dopo un anno e mezzo di pandemia, crisi economica e lavorativa, incertezze e paure. Quando si tocca il fondo, si può solo risalire. Validano il sentimento positivo l’Istat e la Fitch.
La conferma dall’Istat, con i dati sotto mano
L’Istat dichiara che per il Pil italiano la crescita acquisita per il 2021, ipotizzando un valore medio per il quarto trimestre non ancora calcolato, sarebbe pari al 6,2%. Specifica però che il terzo trimestre è la chiave di svolta, in quanto è aumentato del 2,6% nei confronti del trimestre antecedente e del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2020. Sono dati migliori di quelli che erano stati precedentemente stimati, e l’Istat prevede che saranno seguiti da quote ancora più promettenti, confermando “una ripresa congiunturale sostenuta dell’economia italiana”.
Da dove arriva questo risultato? L’istituto di statistica rivela che a sostenere la crescita del Pil sono stati principalmente i consumi privati, ma vanno riconosciuti anche gli investimenti e la componente estera che hanno apportato contributi significativi. Ottimi dati anche dal mercato del lavoro, con le ore lavorate in aumento dell’1,4%, le posizioni occupate risalite dello 0,2% e i redditi pro capite che segnano lo 0,5% in più.
Una promozione in pagella porta il Pil al voto “BBB”
Sulle prospettive dell’economia italiana si è espressa anche Fitch, l’agenzia internazionale di valutazione del credito e rating. Migliora infatti di un livello il rating sul debito sovrano della Repubblica italiana, saltando da “BBB-” a un pieno “BBB”. Gli esperti hanno cambiato il voto proprio sulla base delle stime di crescita del Pil italiano per il 2021, che per ora si fissa al 6,2%.
Avanti tutta anche per il 2022, con un probabile tasso di crescita del 4,3% secondo Fitch (mentre l’Istat si allarga a 4,7%). A trainare il rialzo saranno “gli elevati tassi di vaccinazione, i risparmi del settore privato e l’uso dei fondi europei” e ne godranno particolarmente i conti pubblici.
Omicron rischia di far saltare tutto?
L’unica vera incognita riguarda la variante Omicron, che fa preoccupare cittadini e attività. In realtà, per quanto più contagiosa dovrebbe essere più leggera. Fa ammalare, ma non ci sono grandi conseguenze e le persone guarite conservano gli anticorpi. Non ha senso, almeno per ora, pensare che possa influire sulla ripresa economica del Paese, già sfiancata dalle varianti precedenti del virus.
In conclusione, nonostante sia comunque necessario attendere la conferma dei dati, forse si vede la luce in fondo al tunnel. Gli ingredienti per la ripresa economica ci sono tutti, gli studiosi sono ottimisti e Omicron sembra essere un nemico senza armi.