Benevento

E' una storia di disagio sociale che, come capita spessissimo, è accompagnata da implicazioni giudiziarie e, ora, anche sanitarie. L'ha segnalata all'Asl ed alla Questura l'avvocato Claudio Fusco, difensore di un trentenne di Benevento che è agli arresti domiciliari.

Domicilio di fortuna in una ex scuola, nessun reddito o sostentamento, il giovane è tossicodipendente: una condizione per la quale, nonostante la misura cautelare, ha il permesso di raggiungere il Sert per una terapia a base di metadone.

Il problema è la positività al Covid, restituita da un test rapido, che ha interessato anche la compagna. Nella nota inviata, il legale ha precisato che entrambi hanno dolori ed un'alterazione febbrile, e che il suo assistito, non potendo recarsi al Sert, è rimasto senza il farmaco che assume per disassuefarsi agli stupefacenti.

Una situazione complicata anche dall'incapacità di sostenere la spesa di un tampone molecolare e dalla promiscuità abitativa, che – ha fatto inoltre notare - rende estremamente complicato il rispetto della quarantena. Che fare? Bella domanda, alla quale bisognerà pure offrire una risposta.