Avellino

Pugliese di Conversano, 38 anni compiuti lo scorso 5 gennaio, già direttore dello scouting giovanile e del settore giovanile del Bari; direttore sportivo della Virtus Francavilla e responsabile scouting dei rumeni del FC Hermannstadt; attuale direttore sportivo del Lecco: nel futuro di Domenico Fracchiolla potrebbe esserci l'Avellino. Abituato a lavorare con i giovani, dirigente emergente: Fracchiolla è stato accostato al club biancoverde non più tardi dello scorso 3 febbraio dai colleghi de “La Provincia di Lecco” ai quali, rispondendo in merito alla possibilità di trasferirsi in Irpinia, aveva dichiarato: “Io sono legato al Lecco e vorrei rimanere, ma è chiaro che non dipende solo da me, ma anche dalla proprietà e dal mercato”.

Nelle ultime ore, dalla Lombardia, emergono ulteriori dettagli. Fracchiolla sarebbe affascinato dall'eventualità di un'avventura all'ombra del Partenio, ma non vorrebbe attendere oltre marzo per conoscere il suo destino. Se l'Avellino vorrà davvero affidargli il ruolo di responsabile dell'area tecnica dovrà giocare d'anticipo, soprattutto prima di conoscere il futuro del Lecco.

L'arrivo di Fracchiolla, che non sarebbe comunque l'unico nome sul taccuino per gettare le basi di un rinnovato progetto tecnico a 360 gradi, in cui si dovrebbe puntare, tra l'altro, ad abbassare l'età media dell'organico, non escluderebbe la permanenza sotto altre vesti di Salvatore Di Somma.

“Non lascerò mai l'Avellino” ha ribadito a microfoni spenti, con orgoglio e senso di appartenenza, l'esperto dirigente nel giorno dell'arrivo di Kragl a Montefalcione, forte anche del solido rapporto che ha sviluppato con l'amministratore unico della IDC, Giovanni D'Agostino. Qualora l'Avellino virasse su un altro direttore sportivo, Di Somma potrebbe diventare il nuovo direttore generale, una figura che manca da anni in società, o ricoprire una posizione che ne riconosca la sua storia a tinte biancoverdi, come quella del vice presidente.