La Curva Sud dell'Avellino si è sciolta da una ventina di giorni, ma torna a parlare attraverso un comunicato della Black Zone, accompagnato dall'affissione di uno striscione dinanzi alla Tribuna Montevergine dello stadio “Partenio-Lombardi”: “Social pieni, gradoni vuoti, chiacchiere non adatte. Riempiamo lo stadio è lì che si combatte”.
Il comunicato - “Crediamo fermamente che la vita da tifoso, non solo da ultras, sia gioia e sofferenza legate ai risultati della propria squadra del cuore, come crediamo altrettanto che un sano processo di autocritica, se mirato, possa rappresentare un motivo di crescita individuale e collettiva. Da un po' di tempo, ormai, assistiamo ad una guerra tra poveri: tifosi che si travestono da allenatori ed esperti di calciomercato, stampa asfissiante e provocatoria che invece di unire, talvolta, sembra divertirsi a minare un ambiente di per sé già compromesso. Il risultato? Social pieni e spalti sempre più vuoti. Vogliamo quindi invitare tutti a dare il proprio contributo da innamorati, ultras o tifosi che siate. Vogliamo che si mettano da parte le critiche da social e che la gente torni ad avere voglia di dare il proprio apporto alla causa”.
“Vorremmo un ambiente capace di remare in un'unica direzione: ai tifosi l'obbligo di sostenerla in maniera incondizionata e alla stampa il compito di far lavorare lo staff tecnico e i calciatori in un ambiente che sia il più sereno possibile. Vorremmo sapere di gente che non desidera altro che stringersi la sciarpa al collo e correre allo stadio a dimostrare il proprio amore a questa Maglia e a questi ragazzi per ribadire che, più che la vittoria del campionato e il salto di categoria, il nostro obiettivo è dimostrare a tutti che siamo ancora una piazza viva e con un'immensa voglia di pallone. Sangue, grinta e cattiveria, un popolo unito sotto un'unica bandiera!"