Benevento

C'è una tempesta negli occhi verdi di Natascia. C'è l'angoscia e la preoccupazione, la forza di una scelta difficile ma necessaria. Abbandonare la propria casa e la propria famiglia per cercare un futuro e sfuggire all'orrore della guerra.
Ha 47 anni Natascia e questa mattina è scesa da un treno alla stazione centrale di Benevento con le sue figlie di 12 e 17 anni.
Sono tra le prime rifugiate ad arrivare nel Sannio.
A Kiev hanno lasciato la famiglia. Natascia ha messo poche cose in un borsone blu e ha viaggiato con le ragazze per raggiungere il Sannio dove ha un'amica “il suo unico punto di riferimento in tutta Europa”.

“Qui le ospiterà una famiglia” racconta Tetyana Shysnnyak, il soprano ucraino che a Benevento vive da anni e si sta impegnando per l'accoglienza e gli aiuti.
E' lei che le ha accolte alla stazione. Lina, 12 anni, sorride e stringe un peluche. “Si chiama viaggiatore - tedesco” racconta perché lo abbiamo preso in un punto di raccolta profughi in Germania. E' un sorriso di speranza dopo un viaggio difficile.

Natascia la guarda e racconta “Dal 26 febbraio abbiamo cominciato a sentire il rumore dei kalashnikov sotto le nostre finestre, abbiamo avuto tanta paura. Le sirene sono diventate un gioco quotidiano. Ora la situazione è più calma solo perché hanno già colpito tutto”.

Nel Sannio proveranno a ritrovare un po' di serenità ma il pensiero è alla casa che hanno lasciato “Non è stato facile abbandonare la mia patria ma l'ho fatto per le mie figlie. Speriamo che tutto finisca il più presto possibile per tornare a casa”.