Benevento

Stop alle bombe e alla guerra in Ucraina. Lo hanno chiesto, a gran voce, questa sera, le Pro Loco Sannite unite per la pace con una bella fiaccolata partita da piazza Castello che ha raggiunto la zona del Duomo di Benevento per un momento di preghiera. Tante le associazioni che hanno aderito alla manifestazione per la pace. Un corteo silenzioso ma vivace negli intenti e nelle speranze. Ad aprire il corteo il presidente dell’Unpli provinciale Renzo Mazzeo con il sindaco Mastella e il presidente regionale Unply, Tony Lucido. Una marcia della pace alla quale hanno partecipato tanti giovani. Il presidente Mazzeo in rappresentanza di tutte le Pro Loco sannite ha auspicato che presto cessino i combattimenti: “Chiediamo uniti la pace. Siamo in piazza per dare la possibilità a tutte le Pro Loco di urlare basta guerra e distruzione”.

Pro Loco che in tutta la provincia si sono mobilitate da giorni per accoglienza e raccolta fondi per le popolazioni colpite dal conflitto. “Abbiamo iniziato a mettere in campo la solidarietà per il popolo ucraino. Stiamo facendo una raccolta fondi e materiali come ha chiesto la Caritas diocesana di Benevento in modo che si coordini la raccolta degli aiuti. In campo anche per l'accoglienza di mamme e bambini in fuga da quella terra martoriata” ha concluso Mazzeo prima di dare il via alla marcia della pace.

A Benevento i rappresentanti di tante associazioni del Sannio, il sindaco di Arpaise, Vincenzo Forni Rossi e il presidente regionale dell'Unpli, Tony Lucido: “Abbiamo condiviso l'iniziativa dell'Unpli Benevento e siamo qui per condividere un percorso di speranza. Insieme per invocare la pace e come diceva il presidente del Parlamento europeo, il compianto David Sassoli, a costruire le motivazioni della speranza. Siamo qui per condannare la cruenta guerra contro il popolo ucraino”.

Con la fascia tricolore il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, apprezza l'intento della marcia che ha raccolto diverse realtà arrivate a Benevento: “Una dimensione diffusa di solidarietà che unisce in questo caso le Pro Loco. Un segno tangibile della vicinanza al dramma interminabile che sta vivendo il popolo ucraino”.

Il primo cittadino ed ex ministro della Giustizia non nasconde la sua preoccupazione: “Una tragedia che appare interminabile. Purtroppo siamo in un clima da guerra fredda che ci accompagnerà inevitabilmente anche dopo quando cesseranno le bombe. Ciclicità della storia che purtroppo oggi ci tocca da vicino. Un ritorno all'ostilità che non è certo un buon segno di amicizia sociale ed economica tra due popoli”.