Dalla carta geomorfologica all'analisi del rischio incendi, individuando i siti di interesse generale con attenzione al patrimonio geologico. E' un ampio lavoro di ricerca realizzato nell'ambito dell'accordo di programma tra l'Ente Parco regionale del Taburno – Camposauro e il Dipartimento di scienze e tecnologie e presentato questo pomeriggio nell'aula Magna dell'Università.
“Per la prima volta si tratta di carte tematiche che non erano mai state realizzate e che potranno essere utilizzate per redigere il Piano del Parco, ma anche consentire ai comuni di avere un quadro tecnico scientifico del territorio”, ha spiegato il Presidente dell'Ente Parco, Costantino Caturano evidenziando l'importanza del lavoro svolto per la tutela e la valorizzazione dell'area protetta. “Un primo passo – ha aggiunto – anche in vista della candidatura Unesco”.
Come detto sono diversi, infatti, gli aspetti affrontati: “C'è la carta del rischio incendi che consente di avere in maniera chiara tutte le zone interessate dal problema, altra caratteristica importante poi è la vegetazione che consente di mettere in campo azioni di tutela e conservazione”.
Uno studio, dunque, per conoscere al meglio il Parco e le sue caratteristiche. “Il risultato più significativo è poter mettere insieme un patrimonio di conoscenze accumulato negli anni e finalizzato alle necessità conoscitive del Parco”, ha spiegato il professor Francesco Guardagno a margine della presentazione.
Un impegno dell'Ateneo per il territorio che prosegue, come assicurato dal direttore Maria Moreno: “Crediamo moltissimo in queste attività, in particolare quando ci sono parchi naturali che vanno valorizzati il nostro Dipartimento è sempre disponibile”.