Due ali di fedeli dopo due anni hanno accompagnato nella serata di ieri la Processione del Cristo Morto del Venerdì Santo a Benevento. Le lacrime solcare i volti dei fedeli al passaggio di Cristo crocifisso sembravano un lontano ricordo. Ieri sera sono state migliaia le persone che hanno seguito con commozione e fede l'uscita del Cristo Morto e della Madonna dalla chiesa di Sant'Anna, al corso Garibaldi di Benevento. Processione del venerdì Santo che per via della pandemia nel capoluogo sannita non veniva fatta da due anni con la presenza dei fedeli.
E' stato l'arcivescovo di Benevento, Felice Accrocca a celebrare la messa nella cattedrale del Duomo. Il Pastore della Metropolia di Benevento ha più volte rimarcato il significato della morte di Gesù: “Guardiamo la Croce che viene mostrata. Siamo stati salvati da quella morte. Una morte per amore. Possa quell'amore irradiarsi nella nostra vita”. Una preghiera speciale anche per i governanti di tutti il mondo e per la Pace in un momento drammatico per i popoli interessati dai conflitti, non solo quello in Ucraina. “Dio onnipotente ed eterno nelle tue mani le speranze degli uomini e i diritti di ogni popolo, assisti coloro che ci governano affinchè promuovano una pace duratura su tutta la terra. Preghiamo per i popoli dilaniati dall'atrocità della guerra.
Dio misericordioso e forte che annienti le guerre e abbassi i superbi . Allontana al più presto dall'umanità orrori e lacrime perchè tutti possono essere veramente chiamati tuoi figli. Possa il suo mistero Pasquale trionfare nella nostra vita”.
Subito dopo dell'Eucaristia monsignore Accrocca seguito da tantissimi fedeli ha raggiunto la chiesa di Sant'Anna, nel centrale Corso Garibaldi tra due ali di folla che hanno atteso l'uscita del Cristo morto e della Madonna Addolorata. La processione ha percorso il Corso, viale Mellusi ed altre strade cittadine sempre tra la commozione dei fedeli. Presenti le associazioni, i vertici delle forze dell'ordine e i rappresentanti istituzionali, a partire dal Prefetto Carlo Torlontano e dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella: “Con le dovute e debite precauzioni – ha rimarcato il primo cittadino – è il ritorno alla normalità. Ora siamo nella morte, domani nella resurrezione. Un piacevole risveglio da un torpore che ci ha affievolito e fatto arrancare”. Poi un pensiero al popolo ucraino da parte del sindaco Mastella: “Questa disattesa guerra ci sta mettendo duramente alla prova”.