Benevento

Dal racconto di chi ha subito per anni violenza domestica alla testimonianza di chi vive il dramma della mancanza di una casa.
E poi le difficoltà legate alla carenza di lavoro, alle disabilità, alle dipendenze.

Nell’ambito delle iniziative previste dal percorso sinodale diocesano, che pone al centro dell’attenzione il tema più generale dell’ascolto, al Centro “La Pace” di Benevento, si è tenuto un confronto con istituzioni, associazioni di categoria, rappresentanti dei settori produttivi, per ascoltare le realtà più fragili, le storie emblematiche di vita di persone in difficoltà.
Si chiama “Ascolta la lezione dei poveri” il progetto con cui la Chiesa diocesana vuole indicare il senso di una prospettiva ribaltata: in cattedra salgono i poveri e tra i banchi ci sono i vertici della società locale a raccogliere istanze e provocazioni per elaborare strategie di intervento condivise.
Una traiettoria indicata dall’arcivescovo, Felice Accrocca, che con questo incontro rilancia l’urgenza di un cammino comune tra Chiesa e istituzioni.
“Occorre indicare un metodo, rovesciare la piramide e in fondo – riflette l'Arcivesco Accrocca – la logica è evangelica”.

E poi incalza “Se leggiamo il Magnificat di Maria ascoltiamo di un Dio che rovescia le logiche, e dunque occorre indicare un metodo. L'incontro di stasera è mirato a presentare anche un contributo ad uscire da situazioni che creano fragilità, che ne generano altre e a catena generano grosse ingiustizie”.

E infatti l’iniziativa tende anche a produrre ipotesi operative inter istituzionali.
A tracciare il quadro della realtà cittadina il direttore della Caritas diocesana Pasquale Zagarese: “C'è un aumento dei poveri legato alla pandemia ma anche ad altre cause sociali. Mancanza di lavoro, l'impossibilità di avere una cosa o di trovare di che vivere sono i bisogni che registriamo. E dunque stiamo cercando di fare rete con il tessuto sociale e le istituzioni per dare insieme una risposta possibile alla società”.

Un progetto complesso che parte necessariamente dall'ascolto per poi elaborare, in un cammino comune, delle risposte che possano sopperire ai bisogni basilari che si ripresentano per questa aumentata povertà”.