La conferenza stampa di Davide Nicola alla vigilia di Empoli-Salernitana
Ho un'opinione in merito ma non è questa la sede per parlarne. Francamente a me interessa poco, in questo percorso ci sono state diverse occasioni in cui abbiamo giocato in orari diversi. Noi dobbiamo giocare domani e non mi importa degli altri. Allenare significa rendere idonei tutti a non avere alibi. A me interessa la mia squadra, ci siamo preparati per questo. Il resto non importa.
Ai miei giocatori non chiedo niente. Io chiedo quello che solitamente faccio, sono preciso sul fronte tattico, intransigente sul fronte dell'allenamento. Noi siamo padroni delle nostre azioni e di come vogliamo farlo. Richiedo sempre le stesse cose e sono manicale nel proseguire determinati atteggiamenti. Quello è fondamentale.
Lassana Coulibaly? Anche in altre partite abbiamo giocato senza Bohinen. Se dovesse giocare Lassana lo farà con le sue caratteristiche.
Cerco di abituarli a migliorare. Ma non c'è nessuno che getta via qualcosa. Questa squadra ha dei valori morali che non sono solo tecnico-tattici. Sono giocatori che hanno voglia di migliorarsi constantemente.
La pressione è un grandissimo privilegio, io amo la pressione perché è un autentico motore. Chi fa il nostro lavoro deve godere che quel tipo di pressione è un grandissimo privilegio. Le pressioni negative possono nascere dalle idee degli altri. Ma io raramente penso alle idee che arrivano dall'esterno. Mi piace pensare solo alle nostre idee. E il mio sorriso dovrebbe dire tutto.
Abbiamo preparato questa settimana stando dietro a qualsiasi dettaglio. Insieme ai nostri tifosi possiamo andare più forte.
Sappiamo benissimo che l'Empoli è un avversario di valore. Hanno un allenatore molto bravo che ho avuto il piacere di conoscere e che apprezzo anche per i suoi valori.
Sepe e Djuric stanno bene. Hanno svolto regolarmente la settimana.
Non basta correre, bisogna correre bene e per un obiettivo. La settimana di avere una settimana più lunga ti consente di poter allenare più situazioni possibile. A me piace molto, è l'unico modo che abbiamo per poter allenare noi stessi. I ragazzi devono pensare a potersi esprimere, essere grintosi. E' questo l'equilibrio che ci serve. Dobbiamo essere sereni e pensare che c'è ancora tanto da fare.