Da un'idea nata nel 2015, l'Istituto tecnico Industriale di Benevento da oggi ha al suo interno il presidio scolastico di Libera, associazione, nomi e numeri contro le mafie intitolato a Raffaele Delcogliano e Aldo Iermano.
L’idea di istituire il presidio presso l’Istituto di viale San Lorenzo, risale al lontano 2015, grazie all’impegno delle docenti Mariantonietta Tedino, Katia De Gennaro e Graziella Sorgente, che hanno raccolto il testimone della collega Benedetta Rotili.
“Un appuntamento importante arrivato dopo un lungo percorso – ha ricordato la dirigente scolastica Maria Gabriella Fedele -. Era marzo e con la professoressa Benedetta Rotili, che non è più tra noi e in quell'anno fu messa in ruolo in questa scuola, pensammo di concretizzare la giornata di legalità e il percorso formativo con Libera. Prendemmo contatto con i familiari di Aldo Iermano e Raffaele Delcogliano, due eroi che hanno fatto la storia. Partire dalle loro famiglie e farci raccontare quel pezzo di storia che abbiamo purtroppo vissuto”.
Testimonianze degli ospiti e la presentazione dello speciale murales realizzato dai ragazzi hanno contraddistinto la mattinata di confronto e studio con al centro i valori di Libera: giustizia sociale, ricerca della verità, uguaglianza e tutela dei diritti, sotto l’egida dello slogan “Saldi nella memoria, uniti nell’impegno”.
A Benevento il segretario regionale di Libera, Riccardo Falcone e il referente provinciale Michele Martino che ha lanciato un monito: “Viviamo un momento storico particolare e oggi di mafia se ne parla poco al pari della corruzione. Bisogna – ha rimarcato Martino - accendere i riflettori su questi temi soprattutto in questo momento contraddistinto anche dai fondi del Pnrr. Laddove ci sono i soldi ci sono mafie e corruzione. Avere degli occhi attenti e cuori liberi come quelli dei ragazzi è un grande segnale di speranze per il territorio e per il Paese”.
Poi parlando dell'iniziativa e del presidio di legalità istituito nell'Istituto industriale di viale San Lorenzo Martino ha aggiunto: “I ragazzi sono i protagonisti. La nascita di un presidio di legalità in questa scuola non significa portare legalità nella scuola, sarebbe una presunzione visto che la Scuola è di per se già un presidio di legalità dove insegna alla legalità. Il presidio rappresenta invece un luogo di incontri, una palestra per pensare e ragionare e per concretizzare, mettere in campo gesti concreti”.
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