Due impianti, di cui uno già esistente e che andrà solo connesso alla rete fognaria di alcuni rioni della città di Benevento, e un impianto, il principale, che sarà invece realizzato a contrada Scafa di Benevento, nei pressi della nuova stazione di Vitulano dove transita l'alta velocità ferroviaria, dove prima sorgeva il cantiere dell'impresa che realizzò la galleria ferroviaria. (GUARDA IL SERVIZIO ANDATO IN ONDA NEL TG REGIONALE OTTOCHANNEL TV)
“E' una giornata storica. Un vagone che parte e sono sicuro che il treno stavolta arriverà a destinazione” ha commentato entusiasta il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, a margine del progetto di fattibilità per la realizzazione degli impianti di depurazione che finalmente consentiranno alla città di Benevento di uscire dall'impasse che dura da decenni proprio a casa della mancanza di un depuratore che filtri l'acqua delle fogne e impedisca così l'inquinamento dei fiumi Sabato e Calore.
A palazzo Mosti si è dunque scritta la prima fase esecutiva dell'opera. Un evento importante per la città troppo spesso finita in fondo alle classifiche ambientali e di qualità della vita proprio per l'assenza del depuratore. Un parterre importante quello che si è accomodato sugli scranni degli amministratori della Sala Consiliare. A partire dal professore Maurizio Giugni, commissario alla depurazione per il Governo; il presidente e il direttore generale dell'Ente idrico campano, rispettivamente Luca Mascolo e Vincenzo Belgiorno ed il presidente ambito Benevento Avellino Franco Damiano.
Venendo alle caratteristiche tecniche e topografiche, gli impianti sono dunque due. Il primo, già in funzione per la zona industriale Asi di Ponte Valentino, sarà quello che entrerà nei prossimi mesi – probabilmente entro la fine dell'anno – in funzione e garantirà la depurazione per le acque fognarie di 10mila persone, ovvero per i residenti e le attività commerciali dei quartieri Capodimonte, Ponticelli, Cretarossa e contrada Cancelleria. In questo caso si tratta 'solo' di raccordare la rete fognaria delle zone indicate con l'impianto che si trova nella zona industriale. Opere già avviate e poi sospese in attesa di tutte le autorizzazioni e dei pareri.
Il secondo impianto, quello principale, sarà invece realizzato a contrada Scafa, a nord di Benevento, in un'area di proprietà del Comune e di alcuni privati che circa trent'anni fa venne utilizzata dal cantiere per la realizzazione della galleria ferroviaria che dalla Valle Vitulanese conduce dinanzi alla stazione ferroviaria centrale. Un'area al riparo da eventuali esondazioni del Calore e che sembra soddisfare anche la maggior parte delle associazioni ambientaliste che invece erano contrarie al progetto di contrada Sant'Angelo a Piesco.
Un'area, come specificato dai progettisti, priva di vincoli e a debita distanza dalle abitazioni servita in parte già da una larga strada. Impianto progettato per servire circa 45mila persone e abbraccerà, grazie ad un impianto di sollevamento, anche contrada Montecalvo. “Dal primo momento avevo rimarcato – ha infatti spiegato Mastella – l'importanza di coinvolgere quante più contrade possibili”.
Progetto che prevede, peraltro, anche la dismissione degli impianti esistenti ma insufficienti ed evidentemente malfunzionati di Ponte delle Tavole, Capodimonte e Pontecorvo.
“Si tratta di un impianto efficiente e moderno – ha rimarcato invece il commissario alla depurazione, Maurizio Giugni -. un depuratore Mbr, ovvero a membrane Biological Reactor che permette di avere, nonostante un maggiore investimento iniziale, notevoli vantaggi come: alta efficienza, riduzione delle dimensioni, costi successivi ridotti e minore impatto ambientale.
Venendo ai costi complessivi delle opere di collettamento e di realizzazione, emerge come il totoale dei lavori si di poco superiore a 29 milioni di euro.
Per i tempi, il primo depuratore, quello di Ponte Valentino per 10mila persone sarà operativo probabilmente già entro l'anno. Per l'impianto principale, invece, da oggi al via l'iter per la realizzazione e si spera entro l'autunno del 2023 si possa posare la prima pietra o comunque concludere il progetto esecutivo ed ottenere tutte le necessarie autorizzazioni.
“Abbiamo il dovere di uscire dalla fase di infrazione comunitaria e rispettare l'ambiente” ha infine rimarcato il sindaco Clemente Mastella.
“Dobbiamo dignità ai cittadini e cercare di fare in modo da consegnare alle future generazioni un territorio migliore, meno inquinato e più salvaguardato” ha invece auspicato il presidente dell'Ente Idrico Campano, Luca Mascolo che ha acceso i riflettori anche sui soldi che l'Italia paga alla Comunità europea proprio a causa della procedura di infrazione per la mancanza di impianti per la depurazione nel nostro Paese. “Dobbiamo preservare l'ambiente e certamente questo progetto per Benevento punta a dare risposte concrete a tutte le criticità ambientali” ha poi concluso il numero uno dell'Eic.