Pubblicata sulla rivista "Environmental Research" una nuova ricerca internazionale condotta dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) sul tema della diffusione del COVID-19 in base all'inquinamento atmosferico e all'estensione delle aree verdi urbane e peri-urbane. "La ricerca, coordinata da Sima in collaborazione con la Facoltà di Medicina della prestigiosa Università Complutense di Madrid e l'Università del Sannio, mostra i diversi impatti in termini di infezioni, ricoveri e mortalità che il Covid ha prodotto nei diversi territori a seconda dell'intensità dell'inquinamento atmosferico e dell'estensione delle aree verdi, costituendo un'ulteriore prova che l'ambiente influisce direttamente e in modo rilevante sul nostro stato di salute" - spiega il presidente Sima, Alessandro Miani. Grazie a un poderoso studio bilaterale su dati georeferenziati Sima è stata in grado di analizzare l'associazione tra incidenza, ricoveri o decessi per COVID-19 e l'estensione delle aree verdi pubbliche in 10 città italiane e 8 province spagnole con piu' di 500.000 abitanti (per l'Italia Roma, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Venezia; per la Spagna Madrid, Barcellona, Valencia, Siviglia, Saragozza, Malaga, Las Palmas e Bilbao). Al netto delle diverse dinamiche di contagio legate alla densità di popolazione, i risultati dello studio mostrano come l'impatto del Covid in termini di contagi, ricoveri e decessi sia stato inferiore in quelle città che vantano una maggiore estensione del verde pubblico e minori concentrazioni medie annue di PM2.5.
Covid. Sima: meno contagi nelle città con più aree verdi
Lo studio in collaborazione con l'Università del Sannio e l'Ateneo di Madrid
Redazione Ottopagine