Apice

Non c'è pace per i cittadini di Apice costretti nuovamente a fare i conti con la rottura di una condotta idrica principale e il conseguente stop dell'erogazione idrica. Un mese nero per la comunità apicese a causa dei frequenti blackout idrici causati stavolta non per la siccità ma per i cedimenti della rete. L'ultima l'altra sera alla località Femmena Arsa, tra Apice e il territorio di Paduli. Una rottura improvvisa che tenne con il fiato sospeso amministrazioni e proprietari dei terreni. Necessario l'intervento dei vigili del fuoco che con dei mezzi meccanici cercarono di incanalare l'acqua che fuoriusciva dalla condotta in modo da evitare problemi di smottamenti a valle. Nelle ore successive erano stati i tecnici dell'Alto Calore a riparare con delle saldature il tubo. Messa in pressione la conduttura, la pressione ha riaperto uno squarcio lungo lo stesso tubo. Risultato: cittadini di apice ancora senz'acqua dopo oltre oltre 36 ore dalla prima segnalazione e dall'intervento dei vigili del fuoco.

Questa mattina sulla pagina facebook del Comune di Apice la comunicazione dell'amministrazione che ha informato i cittadini di quello che stava accadendo: “Nella notte la condotta in località Femmina Arsa si è nuovamente rotta. Al momento Alto Calore non fornisce indicazioni sul ripristino, seguiranno aggiornamenti. È stata già richiesta alla prefettura l'autobotte per le emergenze".

AGGIORNAMENTO 

Il Sindaco Angelo Pepe informa i cittadini che sta seguendo le operazioni di riparazione della condotta, " danneggiata nuovamente nella notte. 
Si sta procedendo con la realizzazione di un tratto di condotta da mettere in posa intorno alle 14:30. Non è possibile indicare i tempi di conclusione dei lavori, considerando le condizioni meteorologiche e la posizione della condotta danneggiata in un tratto molto impervio. 
Si tiene a precisare che ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Rete Ambiente) ha stabilito che i servizi di erogazione di emergenza (autobotti) devono essere attivati dai gestori della rete (Alto Calore Servizi) in caso di mancanza d'acqua di 48 ore. Nonostante questo il Sindaco ha comunque sollecitato la Prefettura per intervenire a tutela dei cittadini apicesi che stanno vivendo ore di disagio, che si ritiene inaccettabile".