Benevento

Benevento si unisce per combattere abbandono scolastico e povertà educativa.
È l'obiettivo del patto presentato questa mattina a Palazzo Mosti, promosso dall'associazione 'Io per Benevento' e sottoscritto da numerosi enti: dal Comune alla Provincia e poi Arpac, Asl, le università del territorio e molti istituti scolastici.
"Rimettere al centro del dibattito pubblico la responsabilità collettiva è essenziale soprattutto da quando il post covid ha fatto emergere nuovi bisogni - ha esordito Giuseppe Schioani, presidente dell'associazione Io per Benevento - per questo l'associazione ha avviato un processo di riorganizzazione di rete coinvolgendo enti e associazioni per il contrasto dei fenomeni di povertà educativa e dispersione scolastica di cui la Campania è maglia nera. Speriamo - conclude- che lavorare in rete ci aiuterà nell'obiettivo di contrastare le devianze".

E nelle intenzioni dell'associazione c'è già un progetto che partendo dal quartiere più fragile e popoloso della città si innesta su un lavoro già in cantiere per accompagnare i più giovani sia nella fase extrascolastica sia proponendo loro laboratori e attività culturali che possano impegnarli ed evitare che restino "per strada".
"È un progetto che mette al centro l'individuo - ha aggiunto l'assessore alle politiche sociali, Carmen Coppola - attraverso un patto di comunità volto a garantire benessere e crescita formativa.
Diventiamo comunità educante nel momento in cui ci impegniamo nella crescita dei giovani, il nostro deve essere un approccio partecipativo per mitigare i fenomeno di dispersione scolastica e dei neet". Sono in aumento, infatti i giovani tra i 15 e i 30 anni che non studiano e non lavorano. L'assessore Coppola ha poi ricordato i progetti Pnrr esistenti per il settore.

“Superare la logica di mancanza di dialogo tra scuola e famiglia per coinvolgere l'intera società e tutte le sue istituzioni per combattere il fenomeno – l'augurio del sindaco Clemente Mastella – che ha pure riflettuto sulla necessità di un piano per superare la regressione demografica”.