Sono proseguite anche questa mattina, nonostante fosse sabato e piovesse, le operazioni per il trasferimento delle ecoballe dal sito di Toppa Infuocata di Fragneto Monforte.
In azione quindici camion che effettuano solitamente due viaggi al giorno fino al porto di Salerno dal quale le ecoballe vengono stivate sulle navi per essere trasferite nei Paesi scandinavi.
“Da sedici anni attendevamo lo svuotamento di quel sito” ha spiegato il sindaco di Fragneto Monforte, Luigi Facchino (guarda l'intervista andata in onda nel tg regionale di ottochannel) che non nasconde ovviamente l'amarezza che ha scandito la lunga attesa. Amarezza che parte dal giorno in cui in nome dell'ennesima emergenza rifiuti nel Sannio fu deciso di ammassare l'immondizia tritovagliata e imballata nel napoletano. “Nulla cambierà lo scempio che abbiamo visto e che è stato perpetrato ai danni di Fragneto e del Sannio intero quando nel lontano 2006 in una gestione opinabile del ciclo dei rifiuti si decise di portare qui miglia e miglia di ecoballe”.
Materiale che prima del trasferimento viene sottoposto “ad un nuovo imballaggio in maniera da poter essere movimentato in sicurezza. Il cronoprogramma – ricorda poi la fascia tricolore – prevede che il trasferimento venga effettuato in diciotto mesi. L'azienda sta lavorando comunque in maniera spedita e quindi tutti noi speriamo che i tempi possano essere rispettati”.
Mezzi in azione, dunque, all'interno di Toppa infuocata: “Un ragno meccanico preleva le ecoballe che poi vengono messe all'interno di un macchinario e riconfezionate”.
Non solo il trasferimento delle ecoballe, ma al centro dell'attenzione del sindaco Facchino anche lo Stir di Casalduni che presto, si spera, possa ripartire per tornare nuovamente alla normalità funzionalità e per far risparmiare ai Comuni, quindi ai cittadini, soldi per lo smaltimento. I rifiuti sanniti, infatti, da anni vengono trasportati altrove con costi altissimi a causa dell'incendio appiccato più e più volte all'impianto che sorge nel Comune di Casalduni ma che si trova a poche centinaia di metri da Fragneto Monforte.
“Tutta l'impiantistica per il trattamento dei rifiuti nel Sannio deve essere messa in piedi. Deve partire al più presto. Siamo d'accordo ad un Ato rifiuti e all'impiantistica ma questa deve essere posizionata sull'intero territorio sannita e non solo presso lo Stir di Casalduni. L'impiantistica va ridistribuita su tutto il territorio provinciale altrimenti non si parla più di provincializzazione dei rifiuti ma di municipalizzazione. Tutti i territori della provincia di Benevento devono essere interessati” ha ribadito senza usare mezzi termini il sindaco Luigi Facchino che punta il dito contro il progetto di prevedere nell'attuale stir più linee di lavorazione e smaltimento dei rifiuti.