Benevento

“Non festeggiamo il Natale, abbiamo altre feste simili al Natale (Ishaq Pakistan), “Nel nostro paese non portiamo a spasso il cane” (Ali Raza Pakistan). Sono solo alcune delle riflessioni che accompagnano le immagini di Campo Largo, la bella iniziativa che unisce fotografia e riflessione sociale, da cui è nata una mostra inaugurata oggi a Palazzo Paolo V.
Benevento vista dagli occhi dei migranti qui ospitati è una città in cui l'ordinario diventa motivo di riflessione. Al centro le differenze tra culture che provano a dialogare e cercano un punto di incontro. La proposta dell'Associazione "Oltre i Confini" è stata realizzata dai beneficiari facenti parte del progetto SAI – Sistema di accoglienza e Integrazione di Benevento.

Progetto Sai: in città 50 migranti

“Sono circa 50 i migranti inseriti nel progetto” ha spiegato a margine dell'iniziativa l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Benevento, Carmen Coppola. Venticinque minori, 24 adulti e una famiglia al completo che risiedono in diversi centri in città. Lavoriamo -ha dettagliato l'esponente della giunta Mastella - per favorire integrazione e accoglienza in attuazione al principio di sussidiarietà e, grazie al corretto apporto del terzo settore, sviluppiamo l'inclusione sociale anche attraverso questa mostra. Non assistenzialismo temporaneo ma un progetto che attraverso orientamento, mediazione culturale, supporto linguistico porti i migranti ad integrarsi e far parte della società”.

La prospettiva di chi arriva per lavorare sull'integrazione

“Si tratta del prosieguo di un percorso cominciato con il murales presente sul palazzo dei servizi sociali che è rappresentazione della città ideale secondo i ragazzi ospiti del progetto. Questo è lo step successivo” ha dettagliato Maria Lucia Cazzato di 'Oltre i confini'. “Con Campo largo proviamo a girare l'obiettivo e guardare la loro prospettiva. Impossibile conoscere una persona se non se ne comprende la prospettiva e dunque abbiamo voluto vedere la nostra città attraverso i loro occhi. Ed è un modo per lavorare sull'integrazione”.

Campo Largo: le differenze che possono unire

Il progetto è il risultato di un workshop creativo tenutosi nelle scorse settimane presso lo studio #APIS+ del fotografo beneventano Marco Romano che ha curato l'esposizione “Campo Largo è stata un'esperienza interessante per chi ha partecipato e anche per me. Ha portato a tracciare, attraverso documenti fotografici esperienze di vita che inquadrano le differenze colte dai partecipanti e restituite per chi visiterà la mostra”. Un'esposizione che al di là dell'aspetto artistico sviluppa la coscienza e stimola il confronto nella ricerca di un'unità.