Benevento

Un uomo libero che ha scelto appieno la libertà come unico stile di vita, o meglio ragione di vita, anche a costo di lasciare un lavoro ben retribuito e regolarizzato da un contratto a tempo indeterminato. Una scelta non certo semplice quella di Francesco Ciullo, 31 anni, di Benevento che il 1° giugno lascerà il Sannio per intraprendere una sfida tanto ardua quanto attraente e non certo semplice: pedalare per 35mila chilometri in sella alla sua bici – si chiama Alba - attraversando tutti i 46 Stati Europei dormendo in tenda.

Una passione nata pian piano che presto si è poi trasformata in un vero e proprio stile di vita, almeno per il prossimo anno e mezzo quando Francesco Ciullo, completamente all’avventura con temperature che lungo il percorso varieranno nel range -30 °C nella zona del circolo polare artico, ai +45 °C passando per le zone più a sud del continente, resterà in sella alla sua bici Gravel che ha sostituito qualche mese fa la precedente bike dopo una irrimediabile rottura.
“Porterò la storia del nostro Sannio, un po' in giro per tutto il continente” promette Francesco che spiega: “Con questo nuovo progetto in Europa, voglio sensibilizzare tutte le persone che mi seguono (specialmente su Instagram ed altri social ndr), che nella vita si può cambiare se stessi totalmente. Possiamo trasformarci nella versione vera e migliore di noi ascoltandoci dentro”.

Ebbene Francesco durante le sue precedenti pedalate, non serto semplici specialmente quando ha raggiunto le Alpi, quella voce l'ha ascoltata ed ha avuto il coraggio di rimettersi in gioco per una nuova avventura che sarà documentata interamente sui su Instagram e Facebook @pedalando_liberi, “cercando di far sentire le persone lì con me”.

“Negli ultimi quattro anni – racconta Ciullo -, c’è stato un completo cambiamento nella mia persona; infatti, prima di questo periodo, la vita era scandita da un’esistenza completamente sedentaria.
Passavo le intere giornate a giocare ai video games stando chiuso in stanza e a seguire il mondo del calcio.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso?
È arrivata nel momento in cui, dopo vari lavori, ho trovato il mio tanto desiderato 'posto sicuro' con un contratto a tempo indeterminato in un'azienda di informatica, nel settore per cui avevo studiato. Passa qualche mese – confessa Francesco - e attorno a me tutto iniziava a non avere senso, mi sentivo vuoto e perso. Mi chiedevo come fosse possibile. Tutto ciò che credevo fosse giusto per me era lì, e io mi sentivo in quel modo?
Ho iniziato un profondo ascolto di me stesso, cercando di scavare in profondità. Spontaneamente mi sono allontanato da tutte le abitudini che avevo in quel periodo e sono giunto a conclusione: tutto quello che avevo fatto fino ad allora erano situazioni giunte per caso, non sono mai stato io veramente a decidere qualcosa.
La società, gli amici e ciò che avevo attorno faceva quello e solo per questo motivo lo facevo anche io.
Capirmi è stata la cosa più bella che avessi mai fatto fino a quel momento nella mia vita. Iniziando ad unire i puntini ho capito che io amo l’avventura, l’ho sempre amata.
Successivamente, in un attimo, mi sono ritrovato ad affrontare il mio primo ciclo viaggio in Puglia per due settimane. Amore all’istante!
Da quel momento è cambiato tutto.
Ho capito di aver intrapreso finalmente la direzione giusta e ho deciso di abbandonare quel posto di lavoro sicuro che non mi faceva sentire me stesso. 
Il primo importante progetto che ho terminato è stato quello di girare tutta l’Italia in bici, regione per regione, con 10mila chilometri in 5 mesi e mezzo.
Il mio io ha sete di libertà e adesso mi sta portando in Europa.
Voglio mettermi alla prova come mai fatto prima – assicura Francesco -, uscendo dalla nostra Italia, viaggiando lentamente con una bicicletta e riparandomi in una tenda in mezzo alla natura, che è tutto ciò che amo fare. Tremo al pensiero che vedrò l’aurora boreale dalla mia casa mobile!
La vita è una sola e dobbiamo viverla a modo nostro, che è l’unico giusto”... buona strada a te Francesco