Caro materie prime, burocrazia e caro carburanti. Un mix micidiale per gli agricoltori e per le industrie o le aziende ad essa connessa. Ad affrontare anche questi argomenti, ieri, azioende agricole, commercianti e industriali con il senatore Luca De Carlo, Presidente della IX Commissione permanente (Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura ed Agroalimentare) in occasione della sua visita alla “Agrisemi Minicozzi” di Benevento, azienda leader al Sud nel settore cerealicolo nonché simbolo dell’alluvione del 2015 che colpì il capoluogo sannita, insieme al senatore sannita di Fratelli d’Italia, Domenico Matera.
A ricevere il presidente De Carlo è stato l’amministratore dell’azienda Antonio Minicozzi, che ha illustrato le caratteristiche della sua azienda e le difficoltà di chi opera oggi nel settore agricolo e al presidente dell’Asi di Benevento, Luigi Barone che hanno illustrato la storia dell’azienda e le opportunità e i programmi di sviluppo per chi decide di investire nell’area industriale di Ponte Valentino a Benevento.
“Siamo rallentati dalla burocrazia e dai rincari. A partire dalle materie prime, fino ad arrivare ai carburanti. Un problema reale sia per noi come impresa che per gli agricoltori” ha rimarcato a margine Michele Minicozzi, dell'omonima azienda che ha poi illustrato l'attuale situazione per chi produce e chi compra prodotti agricoli: “Il prezzo del grano sta crollando ma per la produzione dei cereali gli agricoltori hanno speso tanto. Insomma una disparità tra i costi di produzione altissimi e vendita a prezzi bassi che affondano l'economia agricola”.
Il senatore De Carlo da parte sua ha rassicurato agricoltori e industriali sull'impegno del Governo per l'agricoltura: “Oggi finalmente c'è un ministero che lavora” ha rimarcato l'esponente di Governo. “Al Sud esistono tanti esempi come questo dell’azienda Minicozzi – ha proseguito De Carlo - dove sono le persone a fare la differenza. Qui i fratelli Minicozzi, che hanno saputo risollevarsi nonostante i tempi lunghi della burocrazia, sono un esempio da seguire”.
Poi un monito alla politica comunitaria: “Agricoltura italiana sotto attacco in Europa? E’ francamente un atteggiamento stucchevole quello dell’Unione Europea che siamo riusciti a limitare e che speriamo di non dover più affrontare con la vittoria alle prossime elezioni europee. Ci libereremo di questa ideologia pseudo green che crede che gli agricoltori anziché essere i custodi del territorio siano dei grandi inquinatori”.
"I progetti sono tanti ora è però necessario che si sblocchino i fondi di Sviluppo e Coesione" è stato invece il monito del presidente dell'Asi di Ponte Valentino, Luigi Barone che ha fatto il punto sulla situazione delle aziende associate al Consorzio specialmente dopo l'alluvione.