Salerno

La Jomi Salerno torna sul tesso d’Italia. Una vittoria meritata che ha radici profonde. Il coraggio della società di cambiare in corsa è stato premiato. Lo Scudetto è stato vinto quando Ancona è arrivato sulla panchina. Senza nulla togliere a Laura Avram, che in precedenza aveva fatto anche bene. La musica è cambiata. Il primato in campionato è stato poi confermato nella poule scudetto. Un successo, quello in gara tre contro Erice, meritato e costruito nei mesi precedenti. Tra i più felici, ovviamente, proprio l’artefice di questo trionfo che riporta a Salerno il tricolore.

“Sono contentissimo di aver regalato questo scudetto a Salerno che è una società che se lo merita, una città che se lo merita, una grande
tifoseria, anche competente” ha spiegato coach Ancona. “Sono felice soprattutto per le ragazze che hanno faticato tanto, si sono messe al 100% a disposizione nonostante le nuove disposizioni, se lo meritavano. Tra mille difficoltà siamo riusciti ad arrivare fino in fondo. Posso solo che ringraziare le ragazze perché è la mia prima esperienza nella pallamano con le donne, quindi non era facile per me, affrontavo una sfida e sono contento di averlo fatta nel migliore dei modi. Mi sento di aver dato tutto”.

Ora è il momento di godersi il trionfo e di riflettere sul futuro. Il progetto è vincente in Italia ma il prossimo obiettivo, ancora più importante, dovrà essere quello di essere più competitivi in Europa. Salerno, che vanta nove scudetti in undici finali, può e deve fare strada nella competizione europea anche se il divario con altri paesi è enorme. Il tempo, però, può permettere di costruire con attenzione e inserire pedine importanti. Ovviamente sotto la guida di Francesco Ancona, l’uomo che ha riportato la squadra dove è abituata a stare.