Il 19 gennaio 2022, Silvio Berlusconi scrisse personalmente il suo testamento mentre si recava al San Raffaele. La lettera, su carta intestata "Silvio Berlusconi" e "Villa San Martino", era indirizzata a Marina, Pier Silvio, Barbara ed Eleonora, ma curiosamente non menzionava Luigi, il figlio più giovane. Nel testamento, l'ex premier indicava donazioni al fratello, a Marta Fascina e a Marcello Dell'Utri, "per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me". Concludeva la lettera con le parole: "Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papa'".

Il testamento di Silvio Berlusconi si componeva di tre parti. La prima riguardava le quote di Fininvest e il suo patrimonio di beni personali. La seconda parte conteneva il lascito di 100 milioni di euro al fratello Paolo, mentre la terza parte includeva i lasciti di 100 milioni di euro a favore di Marta Fascina e di 30 milioni di euro per Marcello Dell'Utri. Secondo quanto riferito, quest'ultima parte del testamento è stata aperta ad Arcore il giorno precedente, in presenza dell'ultima compagna di Berlusconi e di due testimoni.

Le ultime volontà di Silvio Berlusconi non hanno influenzato le proprietà della galassia di Fininvest. Nel portafoglio dell'azienda, il controllo del quale è passato saldamente nelle mani di Marina e Pier Silvio tramite il testamento, si trova ancora il 48,6% del capitale (e circa il 50% dei diritti di voto) di Mfe, la cassaforte olandese che detiene il gruppo televisivo Mediaset. Non ci sono state novità per le altre società quotate in Borsa della galassia di Fininvest, come Mondadori, di cui Fininvest possiede il 53,3%, e Banca Mediolanum, appartenente alla famiglia di Ennio Doris, dove la holding dei Berlusconi detiene il 30% del capitale. Nella galassia ci sono anche due satelliti, il Teatro Manzoni e il Monza Calcio, di proprietà al 100%, ma al momento non è prevista la loro vendita. Sei anni fa, l'avventura calcistica della holding di Berlusconi nel Milan si era conclusa con la cessione del club rossonero. Inoltre, due anni fa Fininvest è uscita da Mediobanca, nella quale deteneva una quota pari al 2%.

Marcello Dell'Utri si è mostrato sorpreso del lascito di trenta milioni di euro che Silvio Berlusconi aveva destinato a lui, considerandolo "un fratello". "Da stamattina non ho fatto altro che piangere: non tanto per la cosa materiale, ma per il gesto che dimostra la grandezza dell'uomo", ha dichiarato l'ex senatore. Ha poi aggiunto: "Per me era come un fratello. Ci conoscevamo da oltre sessant'anni. Mi ha sempre aiutato. Anche all'università mi dava gli appunti".