Castelvenere

Il corretto utilizzo dei dati in viticoltura serve ad attuare pratiche sempre più sostenibili presso le medie grandi e piccole aziende vitivinicole: facilitare quindi l’accesso alle agevolazioni per l’innovazione tecnologica significa potenziare l’agricoltura di precisione anche per le piccole e medie imprese agricole.

E’ quanto emerso a margine dell’incontro su “Agricoltura innovativa: difesa di precisione”, organizzato dall’Associazione Viticoltori di Castelvenere nell’ambito della giornata conclusiva della Festa del Vino nel comune più “vitato” d’Italia.

Dopo i saluti del sindaco Alessandro Di Santo, ad introdurre i lavori è stato Alfonso Scetta (consigliere delegato all’agricoltura comune di Castelvenere), cui hanno fatto seguito le relazioni di Valentino Salvatore (fondatore startup innovativa Agrodigit), Nicola Ciarleglio (esperto di Sviluppo Rurale), Giuseppe Simone e Salvatore Foschini (presidente e vicepresidente associazione Viticoltori Castelvenere) e Marilina Foschini che ha coordinato i lavori.

“L’agricoltura 4.0 – ha evidenziato Valentino Salvatore -  porta vantaggi concreti alle aziende che ne fanno uso ed è un approccio fondamentale per la gestione di processi complessi, come la difesa integrata, in epoca di cambiamento climatico”.

Evidenziando i numeri sempre più crescenti ed importanti del mercato delle tecnologie digitali a supporto dell’agricoltura di precisione, in Italia e all’estero, Ciarleglio ha aggiunto: “La riprova del ruolo sempre più predominante di tecnologie è l’importanza e la centralità che queste ricoprono all’interno delle politiche agricole regionali, nazionali ed europee. Sia i PNRR che le politiche agricole europee e regionali prevedono infatti molteplici fondi e sostegni per tali investimenti presso le aziende agricole. In particolare, i sistemi DSS (Sistemi di Supporto Decisionali), così come gli studi e le mappature digitali a supporto delle concimazione e irrigazioni sostenibili, rappresentano le maggiori azioni stimolate da tali politiche, rappresentanti la possibilità anche per aziende agricole più piccole e frammentate, in forma singola o associata, di poter accedere a tali innovazioni che portano ad una riduzione del numero degli interventi e dei prodotti fitosanitari in agricoltura di oltre il 40%”.