Cambia radicalmente lo scenario del centro storico ad Ariano Irpino, partendo dalle piazze, da sempre luoghi di aggregazione di una comunità. Qualche orrore strutturale verrà finalmente abbattuto e nel giro di due anni la città avrà una nuova veste con piazze e strade degne di essere chiamate tali.
Sono i primi frutti del Pnrr. Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale. Finanziato dall'Unione Europea Next Generationeu, lavori di riqualificazione, rifunzionalizzazione e valorizzazione del centro storico, con interventi di rigenerazione fisica e sociale del sistema delle piazze.
Importo complessivo lavori: 5.494.986,15.
Piazze interessate dall’intervento di rigenerazione: Piazza Duomo, Piazza Plebiscito, Piazza San Francesco, Largo Bevere, Piazza Enea Pranza, Piazza Giulio Lusi. Strade interessate dall’intervento di rigenerazione: Via Roma, Via Mancini, Via Marconi, Via d’Afflitto, Via Castello, Via Tribunali.
Presenti alla conferenza stampa di presentazione il sindaco Enrico Franza insieme al suo vice Grazia Vallone, il responsabile unico procedimento Antonio Castello, il dirigente dell'area tecnica Giancarlo Corsano e il comandante della polizia municipale Angelo Bruno. Da parte di tutti, la volontà e la forte determinazione nel credere fermamente in questo progetto. Si punta ad una programmazione intelligente degli interventi al fine di alleviare al massimo i disagi. Un sentito ringraziamento è stato rivolto agli uffici comunali per l'eccellente e prezioso lavoro svolto pur essendo sotto organico.
Si parte da Piazza Enea Franza
Il colle del Calvario, posto ad una quota di 790 slm, tra le più elevate di Ariano, luogo della memoria collettiva, oggetto di scelte urbanistiche controverse, trasformato più volte durante il secolo scorso, ma da sempre immaginato come terrazzo verso l’infinito paesaggio di nord ovest: immediatamente a valle il quartiere di san Giovanni, poi lo sguardo spazia libero verso le dolci e sinuose forme delle colline e delle vallate circostanti, con i monti matesi sullo sfondo.
Si trova in pieno centro storico, ma caratterizzato dalla presenza di architetture moderne, di modesto pregio e non integrate tra di loro.
In origine, il pianoro culminava prospetticamente verso la chiesetta ubicata nell’estremità nord; al suo posto fu realizzato l’attuale edificio, già sede del tribunale, poi soppresso, oggi ospita l’ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate ed in parte del Giudice di Pace. Sul lato interno nei primi decenni del ‘900 fu eseguito l’edificio scolastico, oggi Istituto comprensivo Don Milano, dalla tipica architettura rigida fascista, si apre verso la piazza con un piccolo porticato che indica l’ingresso principale della scuola. Tutte le scelte operate nel tempo, per quanto discutibili, hanno preservato sempre la possibilità di godere liberamente del panorama.
Nell’ultima frazione del secolo scorso, nell’ambito di finanziamenti legati ai cosiddetti “danni bellici”, il Calvario fu individuato come sito idoneo ad ospitare un silos sotterraneo per la sosta.
E’ stato realizzata un’opera imponente, anche complessa a causa dell’andamento morfologico del terreno caratterizzato da pendenze elevate. In effetti il parcheggio si sviluppa su quattro livelli interrati ed infatti il volume dell’immobile è visibile solo da valle ed è caratterizzato da un ampio arco che incornicia tutta la facciata e ne definisce l’architettura.
Nelle intenzioni originarie dei progettisti, i parcheggi veri e propri dovevano essere disposti esclusivamente nei livelli inferiori; la copertura del silos doveva coincidere con la quota della strada antistante la scuola ed essere libera dalle autovetture, anzi doveva essere attrezzata per poter ospitare manifestazioni.
All’uopo si volle realizzare una sorta di teatro aperto con gradoni che si affacciavano verso l’interno, ovvero verso la scuola. Questa soluzione funzionale determinava la definitiva chiusura dell’affaccio verso valle. Aspetto che non è stato gradito dalla collettività, a dimostrazione dell’insostituibile valore legato alla percezione dello spazio e della memoria storica che prevale sulla funzione fine a se stessa; infatti negli anni successivi la gradonata fu demolita proprio per poter liberare la vista e furono realizzate le due torri che sostengono la pensilina con travi reticolari. Sotto la pensilina si trovano i due blocchi di servizio: bagni pubblici ed ascensori rivestiti all’esterno da marmo travertino. Con questa soluzione fu ottenuto solo un risultato parziale ed infatti le due torri con la pensilina costituiscono ancora un ostacolo visivo senza peraltro far intendere una funzione o un significato preciso.
Altro elemento di criticità riscontrato sono i vuoti che si trovano a ridosso del muretto di delimitazione all’estremità.
Nella parte centrale, alle spalle dei blocchi di servizio, si trova la scala di emergenza in acciaio zincato che serve tutti i livelli inferiori; nella parti laterali, tra il parcheggio vero e proprio e la grande arcata, sono stati lasciati dei vuoti protetti in alto da massicce ringhiere metalliche.
Questa condizione determina una sensazione di forte vertigine per chi si affaccia verso il basso, oltre ad essere sinistramente pericolosa. Lo stesso vale per la stretta passerella in grata aperta ottenuta a ridosso del muro perimetrale, che assume l’aspetto di un passaggio di servizio, piuttosto che un percorso pedonale piacevole. In definitiva si può affermare che le scelte operate per gli spazi che si aprono verso il belvedere, seguono solo ragioni di ordine tecnico e funzionale legato alla realizzazione del parcheggio, accantonando completamente le esigenze legate all’utilizzo del luogo da parte della collettività.
A peggiorare ulteriormente la condizione del piazzale ha contribuito la scelta di utilizzare anche il piazzale superiore come parcheggio a raso delle autovetture, rendendo assolutamente anonima la piazza, ma anche danneggiando irreversibilmente la pavimentazione e gli strati impermeabilizzanti sottostanti, concepiti in origine per l’utilizzo pedonale.
Il progetto
Il presente intervento di sistemazione e recupero funzionale del piazzale Calvario(oggi Piazza Enea Franza), rientra nel generale obiettivo di rigenerazione urbana dell’intero centro storico di Ariano, che interessa le principali piazze e strade pubbliche cittadine, dove ogni luogo possa trovare una funzione ed attitudine specifica, parte però di un progetto complessivo ed unitario.
In questa ottica, lo spazio urbano del Calvario, dovrà definitivamente abbandonare l’aspetto di non luogo periferico, ed assumere un ruolo importante come spazio di aggregazione e di ritrovo, funzionale alle infrastrutture già presenti e direttamente connesse alla piazza: Agenzia delle Entrate, scuola pubblica, ufficio postale, l’edificio storico di Palazzo Gambacorta dove sono concentrate molte attività culturali oltre che di alta formazione post laurea; a queste si aggiungono altre infrastrutture ed edifici che a breve entreranno nella disponibilità della collettività: l’ex complesso Giorgione, in fase di ricostruzione che ospiterà la scuola alberghiera e il fabbricato dell’ex caserma carabinieri in fase di ristrutturazione.
Con l’intervento di riqualificazione del piazzale Calvario si vuole innanzitutto restituire la riconoscibilità del luogo, impresso nella memoria collettiva, ruolo che aveva assunto in maniera spontanea nel corso del tempo, per poi essere stato artificialmente rinnegato nell’ultimo periodo. I volumi presenti sul piazzale con la loro massa, costituiscono un ostacolo, fisico e psicologico, inducendo chi vi giunge alla esclusiva sosta del veicolo. Non solo i volumi, ma anche il pauroso baratro dei vuoti allontanano il visitatore dal belvedere, oltre a costituire un effettivo pericolo, soprattutto per i ragazzi che occasionalmente frequentano il posto soprattutto nelle ore serali.
Il progetto si propone la rimozione della tettoia metallica con tutto il sistema strutturale portante, ovvero le due torri laterali rivestite in mattoncini e la grande trave in calcestruzzo di collegamento sulla quale poi sono state appoggiate le travi reticolari della copertura. Dovranno essere necessariamente preservati i due piccoli corpi di fabbrica dei servizi (ascensori e bagni pubblici) collocati simmetricamente rispetto all’asse centrale trasversale della piazza.
Al fine di creare una quinta frontale caratterizzante la piazza, verrà realizzate una pergola rinverdita completamente aperta costituita dagli elementi leggeri in acciaio corten che in effetti è il materiale al quale si pensa di poter affidare la mediazione dei nuovi elementi da inserire nel contesto esistente. Il rinverdimento avverrà mediante piante rampicanti che partono dalle fioriere poste tra i pilastri e sarà utile, soprattutto in estate, per avere una zona d’ombra attrezzata con sedute anch’esse in corten e legno.
Gli ingressi dei servizi verranno mascherati da pareti leggere, alte 2,00 mt anch’esse in lastre di
corten traforato.
Altra fondamentale operazione necessaria per consentire l’usufruibilità degli spazi del belvedere, è costituita dalla chiusura dei vuoti a margine delle scale di emergenza.
Una serie di travi in acciaio tipo HE incastrate sugli elementi in c.a. dei due lati del vuoto, costituiranno la struttura portante, sulla quale verrà appoggiata una grata metallica tipo “orsogrill” con la funzione di solaio portante; in superficie verrà montata una piastra di acciaio corten microtraforato con trattamento antiscivolo. In questo modo verrà eliminato il pericoloso vuoto e con esso la sensazione di vertigine che si avverte all’avvicinarsi alla balaustra metallica, rendendo di fatto libero accesso al belvedere. Resta franco lo spazio libero della scala di emergenza in acciaio metallico. Gli elementi strutturali portanti saranno dimensionati per i sovraccarichi accidentali che dovranno sopportare in considerazione della funzione di spazio di uso collettivo anche per eventi con grande presenza di persone.
Come già accennato in precedenza, il piazzale del silos è stato negli ultimi anni trasformato in parcheggio a raso; questo ha determinato il degrado di tutta la pavimentazione, in origine di tipo pedonale e quindi inadatta a sostenere il traffico continuo dei mezzi meccanici.
Pertanto buona parte dei blocchetti di porfido e dei cordoni in pietra chiara della pavimentazione si sono spaccati e soprattutto sono saltati tutti i giunti di collegamento; l’acqua non riesce a defluire e di conseguenza si infiltra e impantana; la guaina sottostante, sollecita oltremodo, si è quasi totalmente lesionata, causando infiltrazioni di acqua nei locali del parcheggio sottostante, tanto da indurre il comune ad interdire la sosta in alcuni settori particolarmente esposti al fenomeno.
Si deduce che l’operazione principale finalizzata all’eliminazione del degrado esistente, è la sostituzione dell’attuale pavimentazione e del sottofondo, con una soluzione al contempo tecnica ed estetica, tale da consentire di svolgere, in maniera funzionale, tutte le attività straordinarie che l’amministrazione intende assolvere in questo luogo. Infatti, lo spazio a disposizione, combinato con la circostanza favorevole della presenza nelle immediate vicinanze di poche abitazioni, rendono la piazza idonea ad accogliere anche eventi musicali nelle ore serali, in condizioni di disagi minimi per il contesto. Non a caso è proprio in questa piazza che si svolge negli ultimi anni l’edizione, ormai ultraventennale, dell’Ariano Folk Festival, un
evento musicale di richiamo, nel corso del quale per una settimana in estate convergono gruppi ed artisti musicali di tutto il mondo, creando un evento culturale come pochi in Italia. Inoltre, lo spazio e la presenza del parcheggio annesso, è particolarmente favorevole allo svolgimento di mercatini, come quello settimanale della frutta e prodotti locali.
Proprio per consentire lo svolgersi di manifestazioni che richiamano un grande numero di persone, si è evitato di inserire ulteriori elementi nel mezzo dello slargo, in modo da ottenere uno spazio completamente libero.
Il materiale prescelto per la pavimentazione superficiale del piazzale è il bitume stampato colorato, il quale, per le caratteristiche combinate di resistenza ed estetica, viene ormai adottato come efficace soluzione anche in contesti antichi ed importanti.
La tecnica dello stampaggio e l’utilizzo di resine epossidiche resistenti, consentono di riprodurre in maniera quasi indistinguibile praticamente qualsiasi tipo di pavimentazione avendo a disposizione tutta la
gamma Ral di cromatura. Nel caso in specie verrà adottato una trama a blocchetti di forma rettangolare di colore grigio scuro ad imitazione della pietra basaltica, prescelta per la pavimentazione delle strade del centro antico, inquadrati in fasce di pietra chiara locale larghezza 30 cm a correre che caratterizzeranno il disegno della piazza.
Un ulteriore vantaggio del materiale bituminoso prescelto è costituito dalla facilità di manutenzione e soprattutto dalla possibilità di programmarla periodicamente in modo da avere un ottimale effetto del materiale, costante nel tempo a costi contenuti e prestabiliti.
Preventivamente saranno eseguite tutte le opere accessorie; particolare cura sarà riservata al sistema di impermeabilizzazione del solaio del parcheggio per il quale è prevista uno strato di materiale impermeabilizzante Hdpe che assicurerà lo smaltimento delle acque superficiali senza soluzione di continuità fino alle grate di raccolta lungo la strada di via Calvario. All’uopo è stato rivisto l’intero sistema di regimentazione con la revisione delle quote e delle pendenze:
la maggior quantità delle acque superficiali sarà convogliata appunto verso le caditoie stradali in corrispondenza del marciapiede della scuola, dove verrà eseguito un canale di scolo impermeabilizzato, dimensionato adeguatamente per smaltire l’acqua nei recapiti a valle esistente. Importante è la continuità del materiale impermeabilizzante che si svilupperà, senza interruzione anche al disotto del marciapiede antistante l’edificio scolastico e comprenderà anche le aiuole, poste a ridosso dell’immobile, le quali risulteranno di fatto drenate e impermeabilizzate. Stessa operazione avverrà per le zone di verde previste sul piazzale del silos.
Il recupero dello spazio urbano è stato inteso in senso ampio, in modo che il piazzale principale possa essere connesso armoniosamente anche alle altre aree funzionali antistanti. E’ il caso della piazzetta antistante l’ex tribunale, la quale verrà pavimentata con gli stessi materiali e motivi architettonici della piazza principale, alla quale verrà raccordata con i percorsi panoramici e costituire un unico luogo. A sancire l’importanza della restituzione del recupero urbano di uno spazio diventato anonimo, è la ricollocazione presso la piazzetta del tribunale, della colonna monumentale in pietra, che fu rimossa dal luogo originario in occasione della realizzazione del silos e portata in Piazza Duomo. Questa scelta, oltre ad assumere un valore simbolico, caratterizza il luogo rafforzandone la funzione di spazio collettivo e al contempo costituisce documento materiale legato alla memoria storica della città. L’importanza del
monumento risulterà ulteriormente rafforzata quando verrà resa usufruibile la rampa che collega via Adinolfi con il Calvario; alla fine della “arrampicata” ci si troverà proprio con la piazzetta con la colonna e tutto il belvedere libero.
Nella riorganizzazione funzionale, sono state riviste alcune soluzioni legate alla presenza del verde attrezzato presente.
In particolare verranno demolite le due aiuole (degradate) semicircolari poste alle due estremità longitudinali dello slargo. Al loro posto verranno ubicate delle sedute ottenute con blocchi di pietra chiara in “brecciato irpino”; il tutto sembrerà più armonioso e “leggero”, oltre a guadagnare spazio utile durante le manifestazioni.
Un incremento di verde invece si avrà con la sistemazione ad aiuole nella parte retrostante il volume delle rampe del parcheggio, in particolare sul lato di fronte all’ex tribunale. Nelle aiuole rigenerate verranno piantumate essenze aromatiche ed officinali autoctone in modo da creare dei percorsi sensoriali anche di valenza didattica. Nello stile del piazzale e dei materiali adottati, verranno eseguite le opere accessorie di
contorno come nel caso degli attraversamenti stradali pedonali, i quali verranno eseguiti con la stessa tecnica del bitume stampato colorato, inquadrate in fasce di pietra lavica e realizzato sollevato leggermente a dosso, in modo da indurre le autovetture in transito a ridurre la velocità. Questa tipologia degli attraversamenti avrà la funzione di mediare il passaggio di materiale della pavimentazione stradale in basolato che invece verrà adottato nelle strade adiacenti che conducono verso la principale Piazza Plebiscito da un lato e verso la Villa Comunale con Castello Normanno nell’altro. Infatti i marciapiedi sul lato opposto alla piazza, sia di tipo sopraelevato che a raso, verranno invece pavimentati proprio con lastre di pietra di basalto e saranno l’elemento di raccordo con la pavimentazione degli altri spazi del centro antico, dove è stato scelto diffusamente tale tipo di materiale, sia per i percorsi pedonali che per quelli carrabili.
Particolare cura è stata riservata alla scelta dell’illuminazione, che sarà soprattutto di tipo radente, creando un effetto caldo e di atmosfera ed evitando soprattutto fenomeni diminquinamento luminoso.
In particolare è previsto una serie di faretti bassi da ubicare in corrispondenza delle feritoie esistente lungo il muretto di margine della piazza. Faretti incassati verranno inseriti nella pavimentazione della piazza. Gli ingressi dei servizi (ascensori e bagni saranno illuminati adeguatamente con fonti laterali e dall’alto. Gli unici corpi illuminanti alti saranno collocati alle due estremità della piazza, in corrispondenza delle sedute pietra, dove sono previste due coppie di pali di pubblica illuminazione con le caratteristiche dell’arredo
urbano. Il sistema di illuminazione della piazza, dotato di dispositivi di accensione e spegnimento automatizzato, sarà collegato alla rete pubblica.
Come già premesso, è intenzione dell’amministrazione voler utilizzare lo slargo principale, oltre che per eventi eccezionali come i concerti, anche per altre attività legate alla vita sociale e commerciale della città, come il caso di mercati dei prodotti alimentari e/o mercatini in periodi di festività come il Natale. A tale scopo la piazza verrà dotata delle attrezzature principali, come gli allacci dell’energia elettrica a servizio dei box removibili.
La pulizia del piazzale, a conclusione degli eventi è possibile grazie agli allacci idrici esistenti ai quali potranno essere collegate delle pompe con lance a forte pressione.
Al fine di garantire un adeguato sistema di sicurezza, la piazza verrà dotata di un sistema di videosorveglianza con dispositivi di controllo in remoto collegati agli uffici preposti alla sorveglianza a al controllo del territorio. Si chiarisce che per motivi legati a limiti economici, relativamente al sistema della illuminazione, in questa fase sarà eseguita esclusivamente la predisposizione con i cavidotti corrugati dal punto di alimentazione fino ai terminali, rimandando ad una fase esecutiva successiva il completamento con la messa in opera dei cavi elettrici e il montaggio dei corpo illuminanti.
Come già premesso, è intenzione dell’amministrazione voler utilizzare lo slargo principale, oltre che per eventi eccezionali come i concerti, anche per altre attività legate alla vita sociale e commerciale della città, come il caso di mercati dei prodotti alimentari e/o mercatini in periodi di festività come il Natale. A tale scopo la piazza verrà dotata delle attrezzature principali, come gli allacci dell’energia elettrica a servizio dei box provvisori e soprattutto degli allacci idrici per l’approvvigionamento dell’acqua potabile e la pulizia della piazza.