Diminuiscono, seppur di poco, gli accessi ma aumentano, purtroppo, le richieste di beni di prima necessità. Una situazione solo apparentemente in contrasto. Una lettura più attenta e approfondita, infatti, evidenzia una inesorabile crescita delle situazioni di povertà.
E' in estrema sintesi quanto evidenziato dal dossier sull'esclusione sociale “Rigeneriamo il futuro ascoltando il grido dei poveri” stilato dalla Caritas diocesana di Benevento e presentato questo pomeriggio, nella sede di via delle Puglie dell'Università degli Studi del Sannio.
Tornando ai numeri, infatti, le persone che si sono rivolte per la prima volta allo sportello di ascolto della Caritas, nell'anno in esame, scendono ulteriormente da 299 a 276.
“C'è però in realtà un incremento consistente sia dei pasti distribuiti dalla mensa, sia dei buoni market. In sostanza si è registrato un incremento importante delle richieste di beni di prima necessità rispetto agli anni passati, malgrado la riduzione dell'affluenza del Cda. La spiegazione va dunque ricercata nell'aumento delle condizioni di povertà estrema che seppure si concentri su un numero più circoscritto di persone, ciò non migliora lo scenario di povertà che rende più drammatiche le storie di tante persone fragili presenti sul territorio”.
“Crescono inesorabilmente i poveri – conferma il direttore della Caritas, Pasquale Zagarese – e dunque proveremo a dare una risposta diversa al territorio”.
In particolare la strategia messa in campo punta a creare opportunità di lavoro e di impresa. “La novità è proprio qui – conferma Zagarese – proporremo corsi di sartoria, liuteria e per la creazione di comunità energetiche insieme all'università degli Studi del Sannio”.
“La povertà è aumentata dovunque – ha confermato l'arcivescovo Felice Accrocca – chiaramente nelle aree interne, di norma più in difficoltà, si sente maggiormente”.
E poi torna a parlare della fuga dei giovani “Mi preoccupa particolarmente – prosegue – il dato dell'emorragia dei giovani che non si riesce ad arginare”.