Una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere, realizzata dai detenuti della casa circondariale di Benevento e accolta dall'istituto scolastico comprensivo Sant'Angelo a Sasso di Benevento.
E' un percorso speciale, di riscatto e recupero quello inaugurato a Benevento questa mattina.
Un percorso che parte proprio da chi si è macchiato di quei reati e arriva agli studenti, per educare le giovani generazioni.
“Questa panchina è stata realizzata proprio dai detenuti colpevoli di questi reati, insieme alle detenute della sezione femminile – racconta Gabriella Polcino, capo area giuridico pedagogico della casa circondariale di Benevento -. Portiamo ogni anno questa panchina nelle scuole, come simbolo per sensibilizzare i giovani ed educare la società”.
“E' un'iniziativa mirabile per la quale ringrazio la casa circondariale. Spero che questo sia intenso in senso ampio: combattiamo la violenza in genere, non solo quella contro le donne – ha aggiunto il dirigente dell'istituto Sant'Angelo a Sasso, Michele Ruscello -. Facciamolo con un insegnamento continuo partendo dalle scuole per inculcare ai ragazzi il rispetto dell'essere umano senza cadere nell'errore della violenza”.
Il dirigente ha annunciato anche la necessità di lavorare per la prevenzione aiutando i ragazzi a riconoscere i segnali che precedono la violenza: “Creeremo un decalogo dei segnali sottoponendolo all'attenzione dei ragazzi perchè siano più attenti e pronti a segnalare il prima possibile le spie della violenza”.
A scoprire la panchina rossa anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella “Anche il Comune di Benevento scenderà in campo con un'azione concreta nei confronti delle situazioni di emergenza. Sulla scia dell'iniziativa messa in campo durante l'emergenza covid organizzeremo un gruppo di supporto psicologico per le persone che hanno più bisogno di aiuto”.
La mattinata ha coinvolto le diverse classi dell'istituto comprensivo con la lettura di poesie, riflessioni e momenti di condivisione.