Benevento

“Purtroppo la Scuola non ha a disposizione i fondi sufficienti per formare le nuove generazioni contro la corruzione che si sconfigge solo grazie alla prevenzione”. Così Gherardo Colombo, magistrato, giurista, scrittore, noto in tutto il Paese per il suo impegno istituzionale e culturale nella promozione della giustizia e della legalità e per le inchieste prima sulla Loggia P2, poi come membro del pool 'Mani Pulite', ieri a Benevento ospite dell'Università del Sannio.

A colloqui con docenti e specialmente con gli studenti dell'Ateneo sannita per alimentare il confronto dialettico sul significato della legalità alla luce dell’esperienza applicativa della Costituzione repubblicana del 1948 e della sfida costante nel tentare di rendere effettivi i principi e i valori normativi in essa sanciti.

Gherardo Colombo lo ha fatto attraverso un approccio provocatorio col riscrive, nel libro “Anticostituzione”, alcuni dei principali articoli della Carta fondamentale, mettendo in luce le mancate promesse e i punti ciechi che separano la teoria dalla prassi.

“Analizziamo – ha spiegato l'ex magistrato – la mancata capacità nostra di comprendere e di conseguenza rispettare la Costituzione”. L'analisi della distanza che separa gli ideali costituzionali e la realtà quotidiana, come ad esempio: “Sono serviti 27 anni prima che il Codice Civile venisse modificato e non prevedesse più il marito come capo della famiglia”.

Sulla riforma della Giustizia e sullo scontro tra Politica e Magistratura Colombo non ha dubbi: “Sarebbe più semplice guardare e discutere i contenuti dei provvedimenti invece di puntare il dito su cosa ha detto o fatto un magistrato tanto tempo fa”.

Poi un passaggio sulla corruzione che purtroppo continua ad attanagliare il nostro Paese: “si deve intervenire dalle fondamenta con una prevenzione che solo la formazione delle nuove generazioni può far invertire la rotta. Purtroppo ci piace più reprimere che prevenire” ha concluso Colombo prima di entrare nella sala conferenze di palazzo San Domenico accolto dal Rettore Gerardo Canfora e dalla giornalista Enza Nunziato che ha moderato il dibattito costruttivo con gli studenti proprio sulla distanza tra ideali costituzionali e realtà quotidiana, offrendo spunti di riflessione per individuare la strada da percorrere al fine di costruire una società in cui la legalità e la giustizia siano principi concretamente applicati.