Lavori di ristrutturazione mai avviati in tre Comuni del Cilento, si allarga l'inchiesta della procura di Vallo della Lucania e della guardia di finanza. Nel mirino una società romana che, in qualità di "general contractor", aveva beneficiato delle agevolazioni fiscali previste dal Superbonus 110%.
Già nei mesi scorsi c'era stato un primo sequestro da 500mila euro. Le indagini sono proseguite ed hanno portato all'individuazione di altri 22 immobili che hanno utilizzato le agevolazioni. La società aveva certificato l'esecuzione dei lavori, in realtà mai avvenuti.
Le fiamme gialle, inoltre, hanno ricostruito il percorso dei crediti concessi a seguito delle false attestazioni, constatando che i proprietari delle abitazioni li avevano ceduti al general contractor, che aveva a sua volta monetizzato dopo averli passati a diversi istituti finanziari.