Benevento

L' Università del Sannio inaugura il nuovo anno accademico: ospite d'onore, dopo le ultime edizioni che hanno visto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell' Università Annamaria Bernini, avrebbe dovuto essere il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, assente però e rappresentato dal vice Governatore, Fulvio Bonavitacola. 

L' evento come di consueto nella splendida cornice dell' auditorium di Sant' Agostino

Mastella: "Giovani recuperino visione del noi"

Prende la parola il sindaco Mastella: "Siamo di fronte alla terza guerra del Golfo. I ragazzi e i prof si confronteranno con nuove tecnologie come l' intelligenza artificiale tra potenzialità e criticità. 

Il dizionario di Cambridge ha scelto come parola simbolo del 2023 "allucinare": l' intelligenza artificiale può allucinare , perciò serve studiare e creare un corredo etico attorno ad essa, con la persona al centro. Do il benvenuto al direttore di Repubblica Molinari. La nostra area va spopolandosi, vorrei che si creasse una spinta verso il futuro: tocca ai giovani riportare il campo il noi al posto dell' io. Tocca ai giovani recuperare una dimensione politica che prescinda dalle ideologie per creare un uomo nuovo. Rischi? Sì, ma vivere è rischiare, anche di fallire, ma sempre meglio di non rischiare

Molinari sta conducendo battaglia di libertà: spesso ho idee distanti da Repubblica, ma innegabile stia conducendo battaglia di libertà, intesa come possibilità di mettere tutto in discussione."

Canfora: "Ai ragazzi chiediamo domande"

Interviene poi il rettore di Unisannio Gerardo Canfora: "Benvenuti a tutti, a Molinari che ha accettato di venire qui e parlare di libertà di stampa a difesa dei barbari del nostro tempo. Università va di pari passo col territorio, in particolare nel Sannio, che è territorio debole. Il nostro primo contributo è il capitale umano che forniamo ogni anno nei nostri corsi. Il nostro lavoro paga: abbiamo registrato più 16 per cento di immatricolazione, tasso di occupazione dei nostri laureati è dell' 87,8 per cento, il 91 per cento dei nostri laureati valuta con soddisfazione esperienza di studio nel nostro ateneo. Abbiamo il dovere di incidere sul tasso dei neet: per questo abbiamo messo in campo icitycampus, un nuovo istituto superiore. Ma non ci limitiamo a questo, facciamo nostra la lezione di Einstein: non possiamo risolvere problemi applicando lo stesso pensiero applicato quando li abbiamo creati quei problemi. Vogliamo portare i nostri studenti a superare i nostri limiti. Ai ragazzi chiediamo domande: forse non avremo molte delle risposte che cercano, ma cammineremo insieme a loro per cercarle.Siamo nell' era della post verità, per questo va promosso il pensiero critico e razionale: noi lo abbiamo fatto con diversi momenti di confronto. Col Corecom abbiamo organizzato una giornata di stati generali della comunicazione con giornalisti ed esperti per interrogarci sull'informazione nella nostra era. Proviamo a fare sempre rete con istituzioni e presidi del territorio. Se ci si muove insieme uno più uno non fa necessariamente due.

Benevento è già città universitaria con importanti ricadute anche dal punto di vista economico. Questo deve essere un segno identitario della nostra città: siamo convinti che è necessario agire sul piano identitario offrendo un' immagine diversa rispetto al pensiero dominante. Il ministero ha finanziato la realizzazione di nuove residenze universitarie nell' area del complesso di San Vittorino: siamo convinti che portate la comunità di studenti nel centro di Benevento non può non avere conseguenze positive per tutta la città. I saperi generano reti di relazioni sociali più solide e una cittadinanza più attiva e responsabile. Alla Regione chiediamo di supportarci, di darci la forza di investire sul futuro dei nostri giovani. Zes unica? Dobbiamo lavorarci per fare in modo che non si trasformi in una sorta di Robin Hood al contrario"

Gli studenti: "Basta immobilismo"

Raffaele Lucariello, rappresentante degli studenti: "Spesso nel nostro paese non viene riconosciuta l' importanza della ricerca, stesso gli studenti sono poco interessati a percorsi di ricerca, i dottorati sono in drastico calo. In Italia peggior rapporto per borse di studio e ricerca in Europa. A Sud uno studente di due si dice impossibilitato alla spesa che chiede un dottorato: è quasi una missione ormai. Molti studenti vanno in burn out, ci dicono di laurearci in fretta, e i campus online prolificano. Tempo dell' immobilismo terminato: non possiamo diventare il fanalino di un Europa capace di innovarsi. C'è bisogno di una politica diversa, nuove relazioni produttive". 

Henintosa Edmond rappresentante degli studenti della comunità Internazionale: "Venire qui dal Madagascar mi ha messo paura, invece ho trovato un rifugio accogliente, una famiglia calorosa nella comunità accademica, tra i docenti, tra il personale. Ho avuto una grande crescita: ho condiviso sorrisi, sfide e amicizie. Ciò che rende Benevento Ancor più speciale è la comunità internazionale di studenti: Benevento non è solo un luogo di studio ma una comunità che ha trasformato le mie ansie in sicurezza"

Antonella De Blasio per il personale tecnico amministrativo: "Università resiliente in un momento terribile. Promuove inclusivitá, valori, pace: e ovviamente i saperi. Il nostro lavoro spesso passa inosservato ma ha contribuito allo sviluppo di Unisannio. Sono donna e giovane laureata Unisannio, oggi sono componente del personale tecnico". 

Molinari: "Tempo di cambiamenti: mettiamoci in discussione"

Il direttore di Repubblica Maurizio Molinari: "I nostri giovani vivono in una fase di accelerazione della storia. I cambiamenti avvengono talmente rapidamente da obbligati a  tornare a studiare, indipendentemente dall'età. Ogni giorno ci sono novità che cambiano le nostre vite. È il momento dell' umiltà, dello studio: come italiani, europei e cittadini del Mediterraneo. Un Mediterraneo che non separa ma uniscr: in base a questo pensiero la repubblica marinara di Venezia costruì la sua grandezza. Oggi l' idea è il Mediterraneo allargata: una grande zona dalla manica al golfo di Guinea al Bosforo che si sviluppa, anche con interessi contrapposti attorno al Mediterraneo. Perché le tre maggiori potenze del mondo hanno tutti bisogno del nostro mare. La Russia ha aggredito l' Ucraina perché ha l' ambizione di potenza globale e per farlo ha bisogno dei mari del sud. Oggi la Russia ha una presenza nel Mediterraneo come l' Unione sovietica non ha mai avuto. 

La Cina ha grande progetto che è la nuova via della seta. La Russia ha un progetto neo imperiale, la Cina ha strategia completamente diversa, non si basa su conflitti ma infrastrutture...e ha bisogno del Mediterraneo. Crea insediamenti avveniristici con porti e altro imponendo la propria superiorità tecnologica, si guardi al 5G. 

Gli Usa presidiano assieme agli Europei il Mediterraneo per confrontarsi sulle crisi che avvengono nel sud del mondo

Tre sfide che avvengono sulle nostre coste. La maggioranza dei cavi che trasportano fibre ottiche e dunque informazioni transitano per il Mediterraneo, e dunque per la Sicilia, che è toccata dalla maggioranza dei cavi. Se ne discute troppo poco della prepotente  centralità dell' informazione che ci offre grandi opportunità ma anche responsabilità e doveri. 

Poi c'è tema dei diritti digitali: abbiamo bisogno di proteggere i nostri diritti anche nella realtà digitale. Il Parlamento Europeo sta facendo passi importanti in avanti, gli Stati devono applicarli, ma poi dobbiamo essere noi buoni cittadini digitali. In particolare evitando l'aggressione dell' altro: il crimine più comune è il Cyberbullismo, i bambini sui social spesso aggrediscono i compagni e dunque servono strumenti per difenderli. 

E poi l' integrazione tra identità: i nuovi italiani sono una grandissima opportunità. Oggi si diventa italiani per scelta: si può essere nati in Bangladesh, in America o a Tokyo e si può diventare italiani. In tanti vogliono farlo: non venire in vacanza, diventare italiani. Questo è importante anche per sconfiggere l"inverno demografico. La nostra conoscenza deve essere fonte della nostra umiltà".