Presidio fisso e a oltranza senza escludere ulteriori manifestazioni lungo le strade del Sannio. In provincia di Benevento la protesta degli imprenditori agricoli prosegue e a tratti si rafforza con nuove adesioni e proposte. I portavoce dell'assemblea spontanea di agricoltori rimarcano di essere liberi e non agire per conto di nessuna sigla di categoria o partito politico e promettono di voler proseguire la loro battaglia “per ridare dignità ad un comparto per anni calpestato”.
Loro, gli agricoltori, sono stanchi di dover subire normative o decisioni prese dai Governi o dall'Unione Europea "che si sono sempre confrontati con Coldiretti, Cia e Confagricoltura", le maggiori associazioni che da decenni sono al fianco del comparto agricolo. “Non ci sentiamo più rappresentati da queste sigle” tuonano i manifestanti radunati alla Rotonda dei Pentri, ai piedi del monumento di San Pio, alle porte di Benevento.
Questo pomeriggio un'assemblea spontanea per decidere i prossimi passi della lotta con la quale “vogliamo semplicemente essere ascoltati. Chiediamo di essere ascoltati senza filtri. La politica ascolti le problematiche da chi si sveglia alle 5 del mattino per coltivare i terreni o allevare bestiame. Da chi produce il cibo per gli italiani” il monito dei manifestanti che con il passare delle ore rafforzano il presidio.
Ed è per questi motivi che dal Sannio parte un appello, accorato, indirizzato ai sindaci in primis ma soprattutto alla politica regionale. “Le istituzioni ci ascoltino. I sindaci e l'assessore all'agricoltura regionale, Nicola Caputo vengano tra noi per sentire le nostre ragioni. Vogliamo spiegare direttamente a loro i nostri problemi e lanciare le nostre idee”.
L'invito è rivolto a tutti i rappresentanti dei cittadini sanniti “di qualsiasi colore politico. Non rappresentiamo nessun partito, siamo agricoltori e produciamo cibo di qualità per gli italiani” hanno rimarcato più volte dal presidio sannita. Intanto per affrontare la seconda notte al gelo, gli imprenditori agricoli si sono attrezzati con un gazebo e con della legna da ardere per riscaldarsi. “Possiamo restare qui per giorni”, promettono.
I motivi della protesta
“Difendere la nostra agricoltura e i nostri diritti. Chiediamo la revisione completa delle politiche agricole europee e diciamo No all'assistenzialismo agricolo, ottenere nuovamente il potere economico delle imprese agricole”.