Benevento

Da quello della politica a quello dell'arte passando per la musica, se ne analizzerà l'evoluzione e persino l'assenza. Quei silenzio inteso erratamente come consenso.
Il Festival Filosofico del Sannio esplora il linguaggio. E' questo il tema a cui sarà dedicata la decima edizione della manifestazione promossa dall'associazione Stregati da Sophia che coinvolge studenti e appassionati a Benevento.
Oggi, all'Università del Sannio partner dell'evento, la presentazione del programma.

Tredici appuntamenti da marzo a maggio con grandi protagonisti: da Umberto Galimberti a Dacia Maraini passando per filosofi del calibro di Telmo Pievani, Carlo Galli, Umberto Curi e con un attesissimo appuntamento che vedrà protagonista anche il prof. della musica italiana: Roberto Vecchioni.

“Siamo abituati a parlare sempre meno – ha spiegato a riguardo la presidente dell'associazione Carmela D'Aronzo –, seguiamo i social e usiamo linguaggi non corretti che offendono e distruggono. Sono solo alcuni dei motivi per cui abbiamo dedicato a questo tema il festival di quest'anno. L'obiettivo è dunque educare all'uso di un linguaggio positivo, far comprendere che esiste un linguaggio violento e di contrapposizione, imparare ad ascoltare l'altro e a parlare nel rispetto di noi stessi e degli altri. Non mancherà un incontro sul tema caldo dell'intelligenza artificiale”.

Poi una iniziativa dedicata al filosofo Giovanni Casertano, presenza stabile della manifestazione, venuto a mancare nello scorso dicembre.

“Un fumetto tratto da una lectio magistralis di Giovanni Casertano”.