Benevento

Ambulanze senza medico in tutto il Sannio ma più auto mediche attrezzate per gli interventi. È quanto prevede il progetto di riorganizzazione del servizio di emergenza 118 messo a punto dall'Asl di Benevento. Una scelta necessaria per far fronte alla carenza di camici bianchi per il settore delle urgenze: solo 48 per l'intera provincia.
Oggi all'azienda di via Oderisio la presentazione del riassetto ai sindaci, all'organismo paritetico e ai sindacati.

Da marzo medici solo per i codici rossi

Solo per i codici rossi, così classificati dal medico in servizio presso la centrale operativa del 118, interverranno un'ambulanza (demedicalizzata) e un'auto con medico a bordo. In tutti gli altri casi gli infermieri a bordo delle ambulanze senza medico, valuteranno sul luogo dell'intervento l'eventuale necessità di personale medico che potrà successivamente aggiungersi.
“La riorganizzazione riguarda tutta la provincia e partirà il mese prossimo o, al più tardi, ad aprile” ha spiegato il direttore generale dell'Asl, Gennaro Volpe.

Sei auto con medico e 11 ambulanze demedicalizzate

Una dichiarazione arrivata alla fine di un'intensa giornata “Un confronto costruttivo con i sindaci – ha detto Volpe – abbiamo fatto nostre alcune loro proposte, e poi l'incontro con l'organismo paritetico e i sindacati. Un'organizzazione necessaria in base al numero di medici attuali, solo 48. in questo modo – prosegue – assicureremo sei postazioni, oltre alle tre fisse (i due psaut e la centrale operativa). Sarà un'organizzazione capillare che prevede sei auto con medico a bordo e 11 ambulanze demedicalizzate, più l'ambulanza rianimativa. Parliamo di 18 postazioni, un numero elevato giustificato dalla complessità orografica del territorio e dalla mancanza di ospedali sul territorio”.

La nota dell'Asl

"Il servizio di Emergenza Territoriale è stato al centro della Conferenza dei sindaci che si è riunita oggi nella sede Asl di via Oderisio. Alla presenza del presidente dell’organismo, Clemente Mastella, e degli altri sindaci intervenuti, dei comuni di Apice, Arpaia e Castelpagano, il direttore generale dell’Asl, Gennaro Volpe, ha aperto i lavori con il primo ed imprescindibile dato sul numero di medici dell’emergenza attualmente in servizio, pari a 48 unità. “Nonostante tutti gli sforzi messi in campo per acquisire personale - ha spiegato Volpe - attraverso gli istituti contrattuali previsti: concorso, mobilità,  ecc., ad oggi la grave carenza di personale, peraltro diffusa e generalizzata, non è stata colmata, anzi si aggraverà ulteriormente in questo anno per sopraggiunti limiti di età di personale medico. Pertanto, dobbiamo ottenere il massimo in termini di efficacia del servizio, con le risorse di cui disponiamo”.
In pratica, con 48 medici dell’Emergenza, un numero che rappresenta poco più della metà di quello teorico, dopo intensa e costruttiva discussione con i sindaci, è stata riprogrammata l’attività ragionando su 18 postazioni in totale, anche tenendo conto delle vigenti normative in merito al lavoro straordinario e alle prestazioni aggiuntive. L’attività emergenziale sarà così costituita: 1 Centrale Operativa; 2 PSAUT (a Cerreto e San Bartolomeo); 5 postazioni mobili medicalizzate: Benevento, Melizzano, Torrecuso (in contrada Olivola), Montesarchio e San Marco dei Cavoti. Inoltre, il dg Volpe, ha accettato la proposta di aggiungere un’altra postazione che, in considerazione delle peculiarità del territorio e della complessa viabilità, ha allocato nel comune di Paduli. Restano confermate le 11 ambulanze infermieristiche attrezzate con strumenti tecnologici  di ultima generazione e professionisti con elevate competenze che applicano i protocolli operativi specifici di soccorso avanzato, per intervenire con efficacia e assoluta professionalità.

“Nonostante le criticità dovute alla penuria di medici - ha specificato il DG - il sistema dell’emergenza, così realizzato presenta importanti punti di forza rappresentati da una rete di soccorso differenziata su tre livelli: automedica, ambulanza infermieristica e ambulanza con Centro Mobile di Rianimazione, che potrà fornire un soccorso sempre più capillare ed efficiente. Se a questo aggiungiamo la presenza sul  territorio di un cospicuo numero di Presidi di Continuità Assistenziale (l’ex Guardia Medica), possiamo ritenere il nostro sistema di gestione dell’Emergenza sicuro ed efficace.”

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal Presidente del Conferenza dei sindaci, Clemente Mastella che così ha commentato: “Ritengo che il risultato raggiunto sia ragguardevole, in considerazione delle risorse messe in campo e della disponibilità dei medici. L’Asl ha accolto le preoccupazioni segnalate e insieme al direttore Volpe, abbiamo trovato soluzioni che tengono conto delle specificità dei territori”.