Acerra

Con il voto della maggioranza e del M5S, con la nostra astensione, su un ordine del giorno della maggioranza, si è concluso il Consiglio comunale convocato su nostra richiesta dopo la sentenza della Cassazione che ha dissequestrato i beni degli imprenditori condannati con sentenza passata in giudicato per disastro ambientale.

I documenti prodotti in aula, allegati all’Ordine del giorno approvato, confermano che l’attenzione alla questione si è fermata al 2020 (lettera del Presidente del Consiglio comunale Andrea Piatto al Ministero dell’Ambiente), mentre nessuno dal Comune di Acerra o dal Parlamento si sia posto il problema di capire per quale motivo non si sia attivato il giudizio civile per il risarcimento del danno, come già richiesto all’Avvocatura Distrettuale dello Stato nel 2018 dal Ministero dell’Ambiente.

“Non so chi abbiano votato i Pellini alle amministrative del 2022 - ha dichiarato in aula Andrea Piatto, portavoce di Coalizione Civica - ma so per chi non hanno votato. Non hanno votato per Andrea Piatto Sindaco. E’ imbarazzante che l’attuale Amministrazione comunale, a due anni dalle elezioni, non sia andata una sola volta a Roma per capire a che punto sia il procedimento”.

“Per avere il nostro voto positivo all’ordine del giorno proposto – ha continuato in aula Piatto – abbiamo bisogno di garanzie sugli avvocati che verranno scelti dal Comune di Acerra, tenuto conto che nei collegi difensivi degli imprenditori ci sono avvocati scelti proprio dall’Amministrazione comunale in diversi procedimenti. Garanzia che non è arrivata”.

“Comprendo che la nostra azione politica che coinvolge tutti i parlamentari del collegio e tutte le forze politiche, senza distinguo, abbia urtato un po’ tutti - ha concluso Piatto – sia la maggioranza parlamentare sia l’opposizione: le reazioni scomposte di queste ore lo dimostrano. Tuttavia, li abbiamo svegliati dal sonno della ragione che, come tutti sanno, genera mostri. Attendiamo dal Ministero le carte richieste e non escludiamo una class action».