Avellino

L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Avellino, a opera del direttivo del Consiglio, ha conferito la medaglia d’oro al dottor Antonio De Vizia per il cinquantennio di Laurea in Medicina conseguita presso l’Università di Napoli Federico II, il 29 gennaio 1974.

La cerimonia di consegna si è tenuta presso l’Ordine irpino, dove sono stati ripercorsi i successi professionali dei 18 medici premiati. Accanto al dottore De Vizia, luminari in ogni campo della Medicina. Il presidente dell’ordine, il dottor Francesco Sellitto, prima di procedere alle premiazioni ha affrontato il tema della sanità pubblica quale diritto fondamentale. Nello specifico ha esortato tutta la comunità medica a resistere ai venti di privatizzazione rinvenendo invece tra i punti di una lotta comune la carenza di personale, in particolare per le zone rurali; i tempi eccessivi di attesa; lo scarso sviluppo di una medicina preventiva e la necessità, che pare ora accettata, di un concorso unico regionale senza possibilità di migrazione immediata.

E’ toccato al segretario dell’Ordine, il dottor Rizziero Ronconi, ripercorrere le tappe della carriera del dottore De Vizia. Il presidente del Gruppo, si è ricordato, dopo la laurea in Medicina e Chirurgia, brillantemente conseguita presso l’Università Federico II di Napoli nell’anno 1973/1974, ha conseguito tre specializzazioni in pochi anni: in “Igiene con orientamento direzione sanitaria”, successivamente in “Malattie dell’apparato respiratorio – Medicina Interna”, infine in Malattie Infettive.

Presso l’Università Cattolica Policlinico Gemelli in collaborazione con Luiss Management University si è perfezionato in “Organizzazione e gestione delle aziende sanitarie”, ha pubblicato su riviste in discipline scientifiche e di gestione sanitaria. Dottore con 4 specializzazioni, ha cominciato la sua carriera come assistente medico all’Ospedale Cotugno di Napoli. Nel novembre 1979 fu assunto come aiuto medico del primario Alfonso Ammendola presso l’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino. Il dottor Antonio De Vizia, alle 19.34 del 23 novembre del 1980 era in servizio al nosocomio. Fu uno dei pochi medici a salvarsi, nella devastazione del terremoto che causò la morte di 90 persone tra personale sanitario e degenti, nonostante si trovasse proprio al lato Ovest, rispetto alla torre centrale, del presidio ospedaliero. Si rese protagonista di immediati soccorsi. Un suo collega, il dottor Antonio Lucido così ha ricordato la sua figura in quei giorni: “Ho di Antonio, in quei momenti, un ricordo nitido. Lui, giovane trentenne, magro e pallido, col suo camice tinto di sangue. Lo vedo correre, curando e prestando soccorso, ininterrottamente, per 4 giorni consecutivi”. Il dottore De Vizia assunse la carica di primario dell’Ospedale di Bisaccia, divenendo un protagonista benevolo della risposta sanitaria ai bisogni della popolazione in un territorio impervio e abbandonato. Sempre di lui, il dottore Lucido ha detto: “Se i miei colleghi erano capaci di farsi la guerra con lettere di servizio e prese di posizione, lui ha sempre avuto il carisma di saper cavare l’accordo tra le parti.”. Per anni docente della Scuola infermieristica ha sempre rifiutato gli emolumenti devolvendoli alla gestione della scuola stessa.

Nel frattempo, la sua ascesa come imprenditore, il suo primo laboratorio di analisi a Benevento, il Gammacord, il successivo centro polidiagnostico Sanniotac, la vicepresidenza nel CdA della Casa di Cura “Villa Maria” di Mirabella Eclano, la presidenza del CdA della Casa di Cura Gepos di Telese Terme.

Oggi il Gruppo De Vizia Sanità, con il suo polo sanitario, conta circa 200 operatori, insieme a più di 50 collaborazioni professionali esterne, garantendo un elevato livello occupazionale in una delle aree più depresse del Mezzogiorno.

Il gruppo Sanitario, inoltre, è impegnato da più di 10 anni, nell’offerta di giornate di prevenzione gratuita dalle malattie oncologiche. Ogni anno per due giorni consecutivi il dottor Antonio De Vizia apre le sue strutture in maniera totalmente gratuita a 300 donne per garantire loro l’esecuzione di test ecografici, mammografici, di consulti chirurgici, per la prevenzione dalle malattie della mammella.

Da 5 anni, è fautore della Telesia Pink Race, la passeggiata rosa dove donne provenienti da tutta la Campania, e non solo, si riuniscono in un cammino collettivo, simbolico, di prevenzione e cura.

Nel 2021, ha creato il primo Centro di Radioterapia privato convenzionato, l’Amacenter, a Benevento, permettendo un rilevante arresto della migrazione sanitaria nel campo.

Lunghi applausi in sala per tutti i medici premiati, baluardi di salute collettiva e civiltà.