Salerno

Boulaye Dia rompe il silenzio. In un’intervista a L’Equipe, il senegalese ha raccontato la sua versione: “Non mi sono mai rifiutato di giocare. L'allenatore mi ha chiesto di andare a scaldarmi. Ho solo fatto un gesto con la testa, non pensavo davvero che sarei entrato perché non mi ero ancora riscaldato prima. Ha visto il mio gesto, mi ha detto subito: “Siediti” e ha detto ad un altro ragazzo di andare a scaldarsi. In seguito ne abbiamo parlato negli spogliatoi. Ci ha detto che doveva rimanere tra di noi. Poi ha capovolto tutto in conferenza stampa. Ma non mi sono mai rifiutato di entrare. Anche i calciatori hanno testimoniato”.

Poi sulla situazione attuale: “La Salernitana mi chiede venti milioni di euro di danni e interessi oltre ad uno stipendio ridotto del 50% fino al termine della stagione. Il tutto senza giocare. Ora vogliono trovare un accordo per vedermi giocare di nuovo”.

E ancora: "Ho parlato con tutti: allenatore, presidente, alla squadra, non è cambiato nulla. Da allora mi alleno a parte. Il club ha sporto denuncia contro di me una settimana dopo. Siamo ancora nel processo. E se continua così, abbiamo minacciato di sporgere denuncia noi stessi. Ma da allora il club ha voluto una mediazione. Prima volevano incolparmi ora vogliono una mediazione. Colantuono vorrebbe riavermi perché ha bisogno, riceve aggiornamenti regolari sulla situazione. Più di una volta mi ha dimostrato di volermi avere in squadra. In questo momento non c’è alcun accordo. Sono sotto contratto e non avrei mai voluto questa situazione. Ho parlato con il presidente, non sono riuscito nemmeno a spiegarmi, non mi è mai stata chiesta la mia versione dei fatti”.