Le segreterie provinciali di Avellino delle organizzazioni sindacali Confsal Comunicazioni, Failp-Cisal, Uilposte e Slc-Cgil, impegnate da sempre a fianco di tutti i lavoratori di poste italiane, hanno ritenuto doveroso promuovere sul territorio delle assemblee del personale da svolgersi in presenza, viste le continue trasformazioni che poste Italiane da un decennio mette continuamente in atto, sottoforma di "strategia di crescita".
"La situazione in Poste Italiane non è tra le migliori e - non certo ci riferiamo ai ricavi, che aumentano di anno in anno, ma alle intenzioni preoccupanti dell'azionista di maggioranza, molto più attente alla marginalità attuata con la riduzione dei costi che ai Lavoratori ed alle Comunità, per cui diciamo che si vince solo col sostegno dei Lavoratori e la sana Politica.
Infatti il nuovo Piano industriale 2024-2028 punta ad obiettivi incrementali di ricavi ma con massima attenzione ai soli ricavi che non certo significa tutelare le persone che lavorano quotidianamente sotto organico. La voce "personale" è una voce di costo e non un valore per Poste Italiane sembra capire. Non a caso parte del turn over da anni non viene coperto con assunzioni a tempo indeterminato, ma con assunzioni a tempo determinato.
Le ultime decisioni del consiglio dei ministri (cessione di una ulteriore quota del 29%), intese a stravolgere gli assetti proprietari di poste italiane - società partecipata - d'accordo con l' azionista di maggioranza (Mef), creano preoccupazioni tra il personale, visto che la collocazione di questa ulteriore tranche voluta dall'azionista è solo per fare cassa e null'altro.
Purtroppo i fatti dimostrano che il sindacato è lasciato solo a fianco dei lavoratori di poste italiane, mentre la politica si dimentica di loro.
Noi non ci arrenderemo né arretreremo di fronte a tali difficoltà, anzi auspichiamo che la politica si scuota prima che avvenga la cessione di quella ulteriore tranche, che metterà a serio rischio ulteriori posti di lavoro.
Poste Italiane deve restare pubblica, anche perché è presidio per le popolazioni avanti negli anni, soprattutto dei centri rurali interni.
Crediamo sia anche questo il significato del progetto "Polis" che tanto si sta promuovendo e che è anche frutto di un finanziamento pubblico che graverà sui cittadini."
L’amministrazione comunale ha condiviso le preoccupazioni emerse evidenziando le criticità della sede di Sant’Angelo dei Lombardi gravemente penalizzata dalla chiusura dello sportello in orario pomeridiano.
"Questa decisione presa in seguito all’emergenza Covid non è stata mai rivista, nonostante le reiterate
richieste dell’amministrazione comunale procurando disagi e danni all’intera comunità .
L’ufficio postale svolge un servizio fondamentale per una composita varietà di utenti, cittadini anche di
paesi vicini, operatori commerciali, impiegati e funzionari di Enti, Istituzioni che operano sul territorio
(Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Presidio Ospedaliero , Polo Riabilitativo Don Gnocchi, Casa di
Reclusione, Scuole, fabbriche importanti come la Ferrero e altro)."
In estrema sintesi l’amministrazione comunale, guidata in maniera attenta e scrupolosa da Rosanna Repole, sindaca di ferro, è solidale con i sindacati, e nel contempo, ribadisce con forza l’esigenza della riapertura dello sportello nelle ore pomeridiane per un servizio più efficiente e efficace reso ancora più urgente dopo la chiusura dell’unico sportello bancario presente sul territorio.