Trentaquattro sindaci del Fortore e dei Monti Dauni, uniti e compatti contro la chiusura della Galleria Passo del Lupo. Ad evidenziare la vicenda Carmine Agostinelli, sindaco di San Bartolomeo in Galdo che spiega "Ringrazio tutti i sindaci firmatari ed in particolar modo il Sindaco di Lucera, l’amico Giuseppe Pitta, per aver coordinato la condivisione del documento con i colleghi pugliesi e per non aver mai esitato, alla pari di tutti i colleghi sottoscrittori. Confidiamo in un’immediata positiva risposta da parte di ANAS Puglia, anche grazie ad un impegno che sicuramente non mancherà da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".
Ed ecco il testo integrale della nota inviata.
Al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Matteo Salvini, ai vertici di Anas, al prefetto di Foggia, Maurizio Valiante con la richiesta urgente di verifica della compatibilità della chiusura al traffico della galleria Passo del lupo con le molteplici esigenze del territorio.
I Sindaci dei comuni interessati e sopraelencati, sottoscrittori della presente richiesta,
in riferimento all’ultima ordinanza ANAS del 22.04.2024 che dispone nuovamente la chiusura della galleria “PASSO DEL LUPO” (dal 07/05/2024 al 03/08/2024 e dal 09/09/2024 al 30/11/2024), avvertono l’esigenza di esporre quanto segue, in difesa e nell’interesse delle comunità che hanno l’onore e l’onere di rappresentare, interpretando disagi ed esigenze che interessano direttamente e di riflesso i territori amministrati dislocati tra le regioni Puglia, Molise, e Campania.
Gli scriventi ben comprendono l’esigenza di continuare i lavori avviati al fine di completare le lavorazioni improcrastinabili ed indispensabili alla messa in sicurezza della galleria Passo del Lupo. Al contempo apprezzano l’impegno assunto dall’ANAS di procedere con lavorazioni su due turni per complessive 20 ore di lavoro al giorno per 7 giorni a settimana, al fine di ridurre in modo significativo i tempi delle lavorazioni. Comprendono, altresì, che dette lavorazioni non possono avvenire lasciando la strada aperta al traffico veicolare.
Tuttavia, le chiusure di cui all’attuale ordinanza confliggono gravemente con le molteplici esigenze del territorio. Sfuggono i motivi e le ragioni poste alla base della individuazione dei periodi di chiusura che si rivelano fortemente penalizzanti.
Si fa fatica a comprendere il procrastinarsi di dette lavorazioni, la frequente diluizione dei vari cronoprogrammi e di conseguenza, il mancato rispetto dei tempi stabiliti.
Ogni volta abbiamo comunicato ai nostri concittadini i tempi di chiusura e di riapertura, a volte disattesi.
Quotidianamente, da tempo, cerchiamo di sedare gli animi di comunità esasperate, di lavoratori pendolari a dir poco arrabbiati e di imprese economicamente messe a dura prova.
In un territorio che vive principalmente di agricoltura, la chiusura nel periodo di maggiori spostamenti necessari per completare il ciclo produttivo, le lavorazioni colturali, rappresenta una grave limitazione.
Ma una corretta analisi costi benefici, ha mai preso nella giusta considerazione il sacrificio (economico, ambientale, energetico, etc…) richiesto alle nostre comunità e alle nostre economie chiudendo la galleria da maggio ad agosto?
L’anno scorso, durante una video conferenza, ANAS PUGLIA nel presentarci i lavori a farsi, affermò che occorrevano 4-5 mesi di tempo per installare le centine. Tempi che, sostenne ANAS, potevano ridursi raddoppiando i turni di lavoro.
E questo, esattamente questo, abbiamo comunicato alle nostre comunità. Salvo poi ritrovarci a Natale scorso, alla riapertura al traffico della galleria, con meno di 1/3 di centine montate.
E’ reale la preoccupazione, nostra e dei cittadini, per la durata dei lavori ed i conseguenti disagi.
È per questo che, con la presente, i suddetti sindaci
CHIEDONO A GRAN VOCE:
- Di convocare, presso il Ministero delle Infrastrutture, un tavolo tecnico con i soggetti in indirizzo per concordare un nuovo cronoprogramma compatibile con le esigenze del territorio innanzi riferite, anche al fine di individuare percorsi alternativi, esistenti e da allestire all’uso, a ridosso della galleria, da destinarsi al transito dei mezzi agricoli e del traffico veicolare leggero.
- Nelle more, chiedono di non dar seguito all’ordinanza in questione.
La presente richiesta appare equilibrata e mediata tra esigenze del territorio ed esigenze di cantiere e consentirebbe, a parere degli scriventi, di sedare nuovamente gli animi di un territorio di per sé già martoriato e sicuramente non aiutato da lavorazioni a singhiozzo che, per quanto necessarie, fino ad oggi hanno prodotto pesanti penalizzazioni".