di Paola Iandolo
Chi ha sparato alla gamba Ezio Peluso voleva solo lanciargli un avvertimento. Ipotesi suffragata dalla pistola di piccolo calibro, verosimilmente una calibro 22, utilizzata per sparargli alle gambe mentre era ad Atripalda e tentava di salire nella sua auto. Gli agenti della Squadra Mobile agli ordini del vicequestore Ingenito hanno già ascoltato il quarantunenne, che nel corso della notte scorsa è stato anche sottoposto alla prova dello stub, accertamento teso ad escludere l’eventualità di un conflitto a fuoco.
Gli agenti di Via Palatucci hanno anche sequestrato la vettura utilizzata per raggiungere il Pronto Soccorso di Avellino. Il ferimento di E.P. appare più una punizione, un avvertimento più che altro. Sarà la perizia balistica a fornire le prime risposte agli inquirenti che al momento non escludono che i due episodi avvenuti in città siano collegati tra loro. I carabinieri del nucleo investigativo invece continuano ad indagare sul ferimento di Luigi Valente avvenuto a Rione Mazzini mentre si recava a casa della sua fidanzata.