L’omicidio di Maurizio Cerrato, avvenuto quattro anni fa per una banale lite su un parcheggio, ha segnato profondamente Torre Annunziata. La recente conferma delle condanne a 23 anni di carcere per i quattro responsabili ha portato un senso di giustizia, ma anche una riflessione più ampia sulla sicurezza e sulla necessità di cambiamenti radicali nella gestione della legalità nella città. La moglie di Cerrato, Tania Sorrentino, oggi vicesindaco e assessore alla legalità, ha dichiarato di voler dedicare il suo impegno politico a garantire che simili episodi non si ripetano.

Un punto centrale del suo programma è la riorganizzazione del corpo di polizia municipale e la revisione dei regolamenti comunali per una maggiore efficienza nei controlli. Un focus particolare sarà posto sugli sgomberi di abitazioni occupate illegalmente e sulla regolamentazione dell’uso del suolo pubblico, con l'obiettivo di ripristinare il rispetto delle regole e la convivenza civile. Per il 2025 sono previsti ben 67 sgomberi, un segnale forte della volontà dell'amministrazione di riportare ordine in una città per troppo tempo segnata dall’illegalità diffusa.