Salerno

di Sara Botte

Un giro d'affari milionario, realizzato su oltre duemila domande relative ai permessi di soggiorno nell'ambito dei cosiddetti click day, gli strumenti previsti dal Decreto flussi per i lavoratori stranieri.

Le organizzazioni criminali

Sgominate dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno due distinte organizzazioni criminali - ma in contatto tra loro - nell'operazione che vede 36 persone iscritte nel registro degli indagati. La maxi operazione (che ha coinvolto i carabinieri per la Tutela del lavoro e la Guardia di finanza) ha interessato le province di Salerno, Napoli e Caserta.

Dei 36 indagati, 5 sono tuttora irreperibili: per tutti gli altri, invece, sono scattati gli arresti domiciliari.

Nel mirino anche ispettori del lavoro, aziende e intermediari

Associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio le accuse contestate a vario titolo. Nella rete illegale aziende compiacenti, professionisti e intermediari.

Le misure cautelari hanno riguardato anche tre dipendenti dell'Ispettorato del lavoro di Napoli e Salerno che, secondo l'accusa, in cambio di denaro avrebbero garantito l'esito favorevole delle istanze per i falsi titoli d'ingresso o di soggiorno in Italia.

Gli stranieri erano disposti a pagare anche somme ingenti di denaro: i soldi venivano poi riciclati anche a fronte di false fatture di copertura.