di Paola Iandolo
"Ho chiesto un’audizione al Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria". A sostenerlo il presidente della Camera degli avvocati tributaristi, Achille Benigni perchè nel piano elaborato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, pronto a tagliare 64 delle 103 Corti di Giustizia Tributaria, c'è anche quella di Avellino. Nella proposta di revisione della geografia giudiziaria del fisco vanno semplificati per accorpamento il 62% dei tribunali abilitati a trattare i ricorsi tributari di primo grado, che nella fase successiva di giudizio passano a Napoli o alla sezione staccata del capoluogo regionale a Salerno.
L’unica sede a rischiare la soppressione in Campania è la sede di Avellino, destinata dal testo esaminato nei giorni scorsi dal Ministero e dal Consiglio di presidenza della giustizia tributaria ad essere accorpata a Benevento, nonostante i parametri.
“Se il criterio che deve orientare l’accorpamento è legato al numero di procedimenti iscritti a ruolo, Avellino rientra appieno nei suddetti parametri ministeriali”, osserva il presidente della Camera degli Avvocati Tributaristi di Avellino Il Presidente, Achille Benigni, che annuncia battaglia. “La Corte di Avellino è nettamente al di sopra della soglia minima di soppressione compresa in un range tra 1.000 e 1.500 ricorsi”, obietta Benigni esibendo i numeri. “Con 1500 procedimenti nel 2023 – certificati dalle relazioni annuali ministeriali sul monitoraggio dello stato del contenzioso tributario – e avendo ben 1594 ricorsi iscritti a ruolo nel 2024, in linea con una tendenza stabile da sei anni, salvo la parentesi del periodo pandemico, Avellino non può essere accorpato, ma semmai accorpare”.