Avrebbe avuto un comportamento morboso nei confronti di quel ragazzo, e per questo la Procura di Napoli, pur contestandogli anche l'adescamento di minorenni - un reato che spiega la competenza dell'ufficio inquirente partenopeo-, aveva chiesto per lui la custodia cautelare in carcere per una ipotesi di stalking. Una richiesta non accolta dal Gip, cui era seguito l'appello del Pm al Riesame, che ha disposto l'obbligo di firma e il divieto di dimora nel centro in cui risiede la parte offesa.
Sono le misure adottate per un 55enne istruttore di calcio di Benevento, difeso dall'avvocato Angelo Leone, chiamato in causa da una inchiesta della Mobile e della polizia postale avviata dopo la denuncia della madre di un 11enne. A preoccuparla, ed insospettirla, erano state le conversazioni anche a tarda ora tra il figlio ed un uomo più vecchio di lui di oltre quarant'anni.
I fatti risalgono al periodo tra maggio e giugno 2024, nel mirino degli inquirenti una serie di messaggi via Whatsapp nei quali il 55enne avrebbe rivolto più di un complimento al ragazzo, che avrebbe ricambiato, per la sua bravura sul terreno di gioco.
In alcune occasioni lo avrebbe anche seguito in auto e fino al campo sportivo del paese in cui il'11enne abita. Nella chat non sarebbero state invece rinvenute frasi a contenuto sessuale. Un atteggiamento, quello dell'istruttore, che ha comprensibilmente richiamato l'attenzione dei genitori del minore, che, assistiti dall'avvocato Vincenzo Sguera, si sono rivolti alla polizia.