Napoli

Una notte di protesta è stata organizzata dagli studenti dei Collettivi Autorganizzati Universitari, che hanno simbolicamente intitolato tre piazze italiane a Patrizio Spasiano, il giovane operaio di 19 anni tragicamente morto sul lavoro il 10 gennaio scorso a causa di una fuga di ammoniaca in una fabbrica di Gricignano d'Aversa, nel Casertano. Le piazze coinvolte sono quelle di Napoli (piazza Municipio), Padova (piazza delle Erbe) e Torino (piazza Santa Giulia), dove gli studenti hanno sovrapposto alle lapidi esistenti cartelli con il nome del giovane.

Con questo gesto, gli studenti hanno voluto mantenere viva la memoria di Patrizio e denunciare l’indifferenza delle istituzioni di fronte a tragedie come la sua. "Non permetteremo che un ragazzo come noi, che stava costruendo il proprio futuro, venga dimenticato", hanno dichiarato i rappresentanti dei collettivi in un comunicato stampa. "Sosteniamo l’appello della famiglia di Patrizio: vogliamo verità e giustizia", hanno aggiunto, evidenziando il silenzio delle autorità sulla vicenda.

L’iniziativa, oltre a essere un tributo alla memoria di Patrizio, ha anche sollevato una riflessione sullo sfruttamento dei giovani nelle periferie italiane, che spesso accettano lavori precari per salari bassi, come nel caso di Spasiano, che guadagnava 500 euro al mese. Secondo gli studenti, in Italia i giovani delle periferie sono considerati cittadini di "serie B", come sottolineato nella nota diffusa dai collettivi.

Con questa azione, gli studenti hanno voluto inviare un messaggio forte e chiaro ai familiari e agli amici di Patrizio: "Siamo pronti a lottare al vostro fianco. Siamo pronti a difendere la dignità di Patrizio e di tutti quei giovani che si sacrificano per costruire il proprio futuro e realizzare i propri sogni."