È quasi un mese che Anthony Basso ha lasciato la vita terrena. Forse in pochi ricordano un portiere che nel Sannio è stata una meteora, complice una tenuta fisica fragile che non gli permise di essere protagonista a causa dei vari infortuni che gli compromisero la stagione. Basso arrivò in giallorosso nell'estate del 2002 in prestito dall'Udinese, sotto la presidenza Spatola, con grandi aspettative. In tanti ironizzarono sul suo nome "Basso", da pronunciare alla francese, a dispetto dei quasi due metri di altezza. Esordì a Paternò, l'8 settembre, in un pomeriggio che vide il Benevento vittorioso grazie a un gol di un altro compianto ex giallorosso, Antonio Vanacore. Un rigore parato al Taranto e poi i vari infortuni, tra cui uno nel corso del derby con l'Avellino che portò alla sicurezza di Massimo Lotti tra i pali. Al termine della stagione, condita da otto presenze, Basso passò al Chieti e quella fu l'ultima esperienza italiana prima della partenza verso altri lidi all'estero. La giovane vita di Basso è tramontata in Francia lo scorso 23 gennaio, all'età di 45 anni. Si è spento tristemente e con sconforto un altro tassello del Benevento targato 2002/2003, allenato da Nello Di Costanzo, nella cui rosa militavano i mai dimenticati Vanacore, Imbriani, Tchangai e lo stesso Basso.
foto archivio Mauro Ielardi