di Paola Iandolo
Per il medico del carcere di Bellizzi Irpino, C.U., accusato di omicidio colposo, il pm Luigi Iglio ha chiesto l'assoluzione. La difesa del professionista finito a processo - rappresentata dall'avvocato Nicola D'Archi - aveva già evidenziato che il suo assistito aveva agito nel pieno rispetto dei protocolli previsti e che non vi sarebbero state negligenze nel trattamento di L.D.V.
Dall’altro, l’avvocato della famiglia del detenuto, Rosaria Vietri, ha insistito sulla presunta sottovalutazione delle condizioni psichiatriche del detenuto, evidenziando il mancato intervento preventivo nonostante i precedenti tentativi di suicidio. "È assurdo che un detenuto con bisogni umani sia stato completamente ignorato. L’imputato aveva il dovere di essere presente e vigilare. L’omissione della sua squadra è stata determinante ai fini della tragedia. Della Valle è stato abbandonato a se stesso. Oggi doveva emergere che il detenuto è stato solo riempito di antidepressivi e, purtroppo, nel luglio del 2017, ha deciso di togliersi la vita, lasciando tre figli. Io chiedo che l’imputato venga condannato per le responsabilità oggettive legate alla sua condotta". La difesa del medico del carcere ha inoltre sostenuto che il professionista non poteva prevedere con certezza il gesto estremo di L.D.V. e che la gestione delle visite specialistiche e dei trattamenti farmacologici avveniva secondo le procedure standard. La prossima udienza è attesa per il 12 marzo quando è prevista la sentenza.