Avellino

di Paola Iandolo 

Sull'inchiesta Dolce Vita è stata fissata una seconda udienza camerale. Dopo quella del 3 marzo nella quale si dovrà decidere di una proroga delle indagini su un secondo filone d'inchiesta, per il 18 marzo è prevista un'altra importante e determinante udienza camerale. Udienza che si svolgerà al primo piano del tribunale a partire dalle ore 10. Oggetto del contendere le intercettazioni che la procura ritiene non utili ai fini processuali. Ma dall'altro canto gli avvocati, impegnati nella difesa dei 26 indagati raggiunti dall'avviso di conclusione delle indagini, potrebbero ritenerle utili e dunque potrebbero battersi per scongiurare la distruzione delle stesse. In modo particolare per quelle intercettazioni che a loro avviso potrebbero essere  utili per allegerire la posizione dei loro assistiti. Ventisei indagati difesi dagli avvocati Teodoro Reppucci, Luigi Petrillo, Valeria Verrusio, Alfonso Laudonia, Gerardo Di Martino, Ennio Napolillo, Gaetano Aufiero. In mancanza ancora della richiesta di rinvio a giudizio - per l'ex primo cittadino, Gianluca Festa e gli altri 25 indagati per i quali le indagini sono state chiuse sul filone principale dell'inchiesta Dolce Vita - sull'inchiesta Dolce Vita, potrebbero esserci già le prime schermaglie tra le parti. 

L'avviso di conclusione delle indagini 

Dall'avviso di conclusione indagini - notificato a dicembre - si evince che la procura si prepara a chiedere il processo anche per associazione a delinquere nei confronti di una parte degli indagati. Precisamente nei confronti dell'ex sindaco Gianluca Festa considerato "promotore del sodalizio", di F.G. "organizzatore che in quanto stretto collaboratore di Festa,  avrebbe tenuto i contatti con gli imprenditori legati al comune di Avellino da contratti di appalto, ricevere materialmente dagli stessi somme di denaro che venivano corrisposte a titolo di contropartita per l'aggiudicazione dei contratti e per essere favoriti nella gestione del rapporto contrattuale ", F.S. "partecipe del sodalizio, nella sua qualità di dirigente del comune di Avellino, che in quanto presidente della commissione di esame, procurando illecitamente le domande previste per lo svolgimento della prova d'esame", G.M. partecipe del sodalizio, in qualità di dirigente comunale, preposto al settore finanze " firmando una serie di determine aventi oggetto impegni di spesa posti a carico del comune di Avellino, in occasione dell'evento tenuto a febbraio scorso in città, organzzato da soggetti privati, al di fuori di una specifica copertura in bilancio, senza un impegno contrattuale assunto dall'ente locale, all'insaputa dei singoli settori amministrativi competenti.