La notizia della scomparsa di Marinella Pericolo, simbolo della battaglia contro le disabilità e le discriminazioni nella città di Avellino, lascia sgomenti e amareggiati.
Per lei, che aveva 59 anni, è stata una vita difficile ma portata avanti con coraggio e passione, nonostante la malattia con cui doveva combattere. Si impegnava Marinella non tanto per lei ma per gli altri, per chi non aveva voce. Lei era molto intelligente. E di lei era orgoglioso il papà Carmine, storica colonna del “Mattino” di Avellino, un vero maestro del giornalismo di strada oggi del tutto scomparso, che nonostante i problemi e le avversità della vita aveva sempre una buona parola per tutti, con la sua ironia e la sua arguzia che sorprendevano sempre.
Marinella ora lo raggiunge dopo aver combattuto con grande dignità e riuscendo anche a essere protagonista con la consulta comunale dei diversamente abili da lei fortemente voluta, ottenendo straordinarie conquiste in città, che sembravano impensabili. Alla sindaca Nargi suggeriamo di avere attenzione per una parte della città che spesso viene dimenticata e che Marinella ci ha sempre aiutato a capire e conoscere.
Un abbraccio ai familiari nel ricordo del caro Carmine, alla mamma Maria Assunta Raio, ai fratelli Gianvito e Pierluigi e alla sorella Antonella. Domani alle 10 nella Chiesa di San Rocco a Cesinali, l'ultimo saluto a Marinella che resterà sempre nel cuore di quanti l'hanno conosciuta e che sono rimasti affascinati dal suo coraggio e dalla sua determinazione.