Benevento

Alla ricerca del gol perduto e dell'equilibrio che deve servire a rimettere insieme i frammenti di un puzzle che stenta a ricomporsi. Il Benevento prova a trovare la sua “pietra filosofale” e a dare finalmente un'inversione al suo momento più brutto. La squadra, appena dopo pranzo, è partita col Bus societario in direzione Latina. Troverà una squadra di buoni nomi, ma impelagata nella lotta per evitare i play out, oltre ad un paio di vecchi amici che questa volta non disdegnerebbero di darle un dispiacere. Uno è il flegreo Riccardo Improta, sei stagioni in giallorosso (una in A, 4 in B, una in C) e oltre 200 partite disputate, l'altro è Amatino Ciciretti, che assisterà alla sua sfida dalla tribuna del Francioni per via di uno dei suoi ricorrenti malanni muscolari.

Michele Pazienza, alla sua terza uscita sulla panchina della strega, ha potuto stilare la lista dei convocati senza troppi problemi: ci sono tutti i giallorossi, rimangono fuori solo i lungodegenti Meccariello e Nardi e il mancino Ferrara, che ha già cominciato a lavorare dopo lo stop per la distrazione al retto femorale.

Equilibrio e gol, non cerca altro il tecnico di San Severo, che non cambierà nulla dal punto di vista tattico e si riaffiderà ancora al 4-3-3, ma proverà a stimolare i suoi ragazzi su quegli aspetti elementari di cui ha fatto appena in tempo a parlare in conferenza stampa. Le bocche cucite imposte dalla società non gli hanno consentito di spiegare su cosa abbia lavorato maggiormente e soprattutto se ha notato dei passi avanti fatti da quel gruppo che sembra essersi cacciato in un tunnel di cui non si intravede l'uscita.

Cercherà cose semplici, Pazienza, lo ha ripetuto fino alla noia. Impelagarsi in soluzioni complicate non conviene a nessuno. Farà tesoro di ciò che ha visto nelle due partite della sua gestione e soprattutto proverà a rifinire meglio la squadra che ha affrontato sabato scorso il Messina.

Il tecnico pugliese avrà per forza fatto una serie di riflessioni. Partendo dall'attacco e rendendosi conto che la coesistenza tra Manconi e Lanini è assai complicata. Ragione per cui al centro dell'attacco dovrebbe iniziare Perlingieri, magari facendo coppia con Lanini, che occupa meglio gli spazi in area anche partendo dalla fascia sinistra. A destra sembra davvero difficile pensare a qualcuno che non sia Lamesta.

A centrocampo sembra certo di una maglia Angelo Talia, con al fianco Viviani o Prisco, e a sinistra con Simonetti, che non è adatto a fare il trequartista, ma sa fare come nessun altro densità a centrocampo.

In questo viaggio a ritroso nell'undici probabile, rimane solo la difesa. Qui non dovrebbero esserci sorprese: il rientro di Oukhadda e Berra ridà la vecchia fisionomia alla retroguardia giallorossa. L'italo-marocchino si riprende il suo ruolo di esterno, magari provando a ritrovare i vecchi automatismi con Lamesta nella catena di destra, capitan Berra e Capellini saranno al centro e Viscardi, che ha chiuso la settimana in ottime condizioni fisiche, sulla fascia mancina.

Domani, dopo la mattinata che servirà a trovare la giusta concentrazione, alle 15,40 circa è prevista la riunione tecnica: con la comunicazione dell'undici che scenderà inizialmente in campo e le ultime raccomandazioni. Subito dopo la partenza per il Francioni.