Napoli

Un importante traguardo è stato raggiunto all'interno dell'Istituto Penitenziario di Secondigliano, dove un detenuto ha discusso con successo la sua tesi di laurea triennale in Scienze Gastronomiche Mediterranee presso il Polo Universitario Penitenziario della Federico II (PUP). Questo risultato segna un passo fondamentale per il programma educativo, che ha visto crescere l'interesse e la partecipazione tra i detenuti, con un corso che si sta rivelando sempre più significativo nella loro vita e nel loro percorso di reintegrazione.

Il detenuto laureato, che ha discusso la sua tesi sull'effetto della trasformazione sulla qualità nutrizionale del pomodoro, ha concluso il suo percorso accademico con il supporto di un team di docenti dell'università Federico II. Tra i membri della commissione, la professoressa Maria Manuela Rigano, che ha ricoperto il ruolo di relatrice, insieme ai professori Danilo Ercolini, Raffaele Sacchi, Amalia Barone e Nadia Lombardi. L'evento, che ha avuto luogo nella palestra dell'Alta Sicurezza, ha visto la partecipazione di numerosi accademici e autorità, inclusa Maria Rosaria Santangelo, delegata del Rettore al PUP.

La forza del programma PUP

Il corso in Scienze Gastronomiche Mediterranee del Polo Universitario Penitenziario ha riscosso un grande successo tra i detenuti, con una crescente domanda per l'accesso a questo programma che offre una solida formazione nel settore gastronomico. L'attivazione di questo corso nel 2019-2020 ha permesso agli studenti detenuti di acquisire competenze pratiche e teoriche che li rendono preparati per un futuro nel settore eno-gastronomico, un campo in espansione con concrete opportunità lavorative. Molti di loro, infatti, hanno già ricevuto offerte di lavoro, grazie anche alla partecipazione a laboratori pratici di gastronomia, condotti da chef e esperti.

Dare nuove prospettive attraverso lo studio

Secondo la professoressa Santangelo, ogni laurea conseguita all'interno del PUP rappresenta un traguardo che va ben oltre l'accademico: "Ogni passo è un obiettivo raggiunto che avvicina gli studenti detenuti alla libertà, alla riconquista della dignità e dei diritti che mai a nessuno andrebbero negati". Questo tipo di studio, impegnativo e complesso, consente ai detenuti di ridare valore al proprio tempo di detenzione, immaginando un futuro migliore attraverso la crescita culturale e professionale.

Opportunità concrete per il futuro

Il professor Ercolini, che sottolinea come il corso in Scienze Gastronomiche sia tra i più scelti dai detenuti, ha dichiarato che il programma consente agli studenti di arricchire le proprie conoscenze e competenze, migliorando le loro opportunità di reintegrazione sociale una volta tornati liberi. Alcuni ex studenti hanno scelto di proseguire gli studi presso il Dipartimento di Agraria, testimoniando il valore duraturo di questa esperienza.

Attualmente, il Polo Universitario Penitenziario di Secondigliano ospita 86 studenti, di cui 3 donne. La sezione Ionio di alta sicurezza e la sezione Mediterraneo di media sicurezza accolgono rispettivamente 23 studenti nel corso di Scienze Gastronomiche Mediterranee, con nove di loro prossimi alla laurea. La fascia di età degli iscritti varia tra i 30 e i 67 anni, segno della volontà di apprendere e progredire, indipendentemente dalle circostanze.

Questo successo non è solo un passo avanti per il detenuto che ha raggiunto la laurea, ma rappresenta anche un segno tangibile della potenza trasformativa dell'educazione. Ogni laurea del PUP è un faro di speranza, che illumina la strada della reintegrazione e della dignità, rendendo possibile un futuro diverso, dove lo studio e la crescita personale sono la chiave per un nuovo inizio.