Avellino

di Paola Iandolo 

Il parroco di Arcella sospeso dal vescovo di Avellino, Monsignor Arturo Aiello, chiede "scusa". Il sacerdote, sospeso perchè sorpreso alla guida in stato di ebbrezza  ha raccontato la sua versione dei fatti. "Sono grato a monsignor Arturo Aiello, che mi ha offerto un'opportunità di riscatto, invitandomi ad intraprendere un percorso di recupero terapeutico e a riflettere su come proseguire il mio ministero sacerdotale”.  Il parroco 45enne, di origine romena da vent’anni residente in Irpinia, ha ammesso pubblicamente di avere una dipendenza dall’alcol. “Durante il Covid, sono rimasto a letto per un mese e mezzo, isolato da tutti. In quel periodo ho iniziato a bere, arrivando a ubriacarmi con il desiderio di morire”.

Il sacerdote ha poi ricostruito i dettagli dell’incidente stradale avvenuto la scorsa domenica, episodio che ha portato alla sua denuncia da parte dei carabinieri. Dopo aver celebrato la messa, dil parroco si era recato da alcuni amici ad Avellino, dove aveva consumato alcuni bicchieri di amaro e uno spritz. Sulla via del ritorno ad Arcella, ha tamponato un’auto che lo precedeva, ma ha voluto precisare: “Non sono stato io a causare l’incidente”. Dopo l’incidente e la denuncia, il vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, ha deciso di sospendere il parroco, ma allo stesso tempo gli ha offerto un’occasione di riabilitazione.